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La squadra di Trump: ecco chi andrà al governo con lui

Nel Dream Team del nuovo presidente potrebbero finire Ben Carson e Chris Christie, oltre all'ex sindaco di Nyc Rudy Giuliani: una parata di fedelissimi

La squadra di Trump: ecco chi andrà al governo con lui

Alzi la mano chi un anno fa avrebbe scommesso un euro sulla vittoria di Donald Trump. Con il passare dei mesi le chance del tycoon di entrare alla Casa Bianca sono cresciute esponenzialmente e ora il candidato repubblicano ce l'ha fatta ed è alle prese con il non semplice compito di formare una squadra di governo.

La stampa di mezzo mondo, però, si era concentrata nell'analisi di "come Trump avrebbe metabolizzato la sconfitta", senza nemmeno preoccuparsi delle conseguenze di un'eventuale vittoria.

Ebbene, adesso che The Donald è presidente eletto, si aprono le speculazioni sugli uomini che andranno ad occupare i posti chiave della nuova amministrazione.

Il neo presidente darà la precedenza ai fedelissimi, dopo che nel corso della campagna elettorale molti big repubblicani lo hanno supportato a fasi alterne, spesso seguendone l'andamento nei sondaggi.

Fra i selezionti del "Dream Team" dovrebbe esserci Ben Carson, candidato alle primarie del Gop ed ex neurochirurgo, che dovrebbe occuparsi di Salute. Una posizione di rilievo sarebbe in caldo anche per Chris Christie, governatore del New Jersey e grande sponsor di Trump: per lui sarebbe pronto addirittura il Dipartimento di Giustizia.

A un posto di responsabilità al Pentagono verrebbe invece designato il generale Mike Flynn, ex direttore della Defense Intelligence Agency. Il responsabile finanziario della campagna elettorale, Steve Mnuchin, potrebbe essere l'uomo prescelto per il Tesoro. Un'incognita di peso è rappresentata dalla Segreteria di Stato, dove potrebbe andare l'ex ambasciatore Usa all'Onu John Bolton.

Gli occhi di tutto, poi, sono puntati su Rudolph Giuliani, l'ex sindaco di New York City che ha legato il proprio nome alle politiche di law and order che hanno trasformato il volto della città negli anni Novanta.

Per lui si parla del dipartimento della Sicurezza interna o di una posizione di superconsigliere e stratega a fianco del presidente.

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