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La stampa araba boccia la collezione musulmana di Dolce & Gabbana

Dai fashion blogger agli stilisti sono in tanti coloro che nei Paesi arabi non hanno apprezzato la mossa imprenditoriale del marchio italiano

La stampa araba boccia la collezione musulmana di Dolce & Gabbana

Dopo l'annuncio della prima collezione musulmana di Dolce & Gabbana non sono mancate le reazioni di stampa, addetti ai lavori, e fan del marchio di moda.

Tra coloro che non hanno gradito la scelta imprenditoriale del duo italiano però c'è anche buona parte della stampa araba.

Il sito Arabnews infatti, in un lungo articolo ha raccolto i commenti di stilisti e giornalisti di moda arabi che hanno bocciato la collezione glamour in salsa islamica.

"Si tratta di cattiva pubblicità, che va in una direzione artistica molto povera. Le modelle scelte non vanno bene e gli abaya sono passati di moda", ha dichiarato la stilista saudita Nabila Nazer.

La stilista ha detto anche che i capi di questa collezione non sono adatti per le donne del Golfo perché "lo stile in cui gli stilisti propongono di indossare l'hijab non è il nostro, è troppo sofisticato". Infine, l'affondo: "Avessero studiato meglio il mercato, saprebbero che queste cose per noi non sono una novità. Mi piace l'idea ma non il modo in cui è stata realizzata".

Dello stesso avviso, Ghalia Mahmoudi, fashion blogger araba molto famosa con circa 40mila follower su Instagram, scrive sul suo blog Vogue Overdosed che Dolce & Gabbana hanno fallito nel tentativo di andare incontro ai gusti delle donne musulmane e in generale delle donne del Golfo.

"L'area dei Paesi del Golfo rappresenta il mercato più grande per i marchi di alta fascia, quindi cercare di soddisfare i bisogni di questa clientela, da un punto di vista imprenditoriale, rappresenta la cosa più logica da fare. Non sono rimasta colpita dalla collezione, lo stile non è di lusso come quello degli abaya disegnati dagli stilisti locali.

D&G è un marchio di alto livello, ci si aspetta un design per le elite, ma non penso che le elite del Golfo investiranno su questi capi quando possono trovare di meglio a livello locale".

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