Nuove sanzioni. Questo promettono gli Stati Uniti all'indomani dell'attacco sulla base aerea di Sharyat, in Siria, in quello che a Washington hanno definito come la risposta a un attacco avvenuto nella provincia di Idlib e in cui si sospetta possano essere stati usati gas che hanno provocato un centinaio di vittime.
"Vediamo le sanzioni come uno strumento molto importante - ha commentato il segretario del Tesoro dell'amministrazione Trump, Steve Mnuchin -. Queste sanzioni sono molto importanti e le useremo quanto più possibile".
Una dichiarazione che non chiarisce, almeno per ora, quali saranno i soggetti presi di mira in Siria, laddove invece Mnuchin ribadisce che le sanzioni rimarranno per l'America uno strumento importante, "nello sforzo in atto per fermare attività" come l'attacco chimico che i Paesi occidentali sostengono l'aviazione di Bashar al-Assad abbia scatenato a Khan Shaykhun,
nonostante Damasco e i russi neghino al momento questa ricostruzione dei fatti.Intanto la stampa americana ripercorre i minuti precedenti all'attacco, ricostruendo come gli Stati Uniti abbiano avvertito la Russia prima di colpire.
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