Lo Stato islamico alla ricerca delle mine di Hitler

Lo Stato islamico è alla ricerca delle mine collocate tra il 1940 ed il 1943 nel deserto del Sahara durante le battaglia tra gli alleati e le forze dell’Asse per il controllo del Nord Africa. Sepolte ancora 17.5 millioni di mine.

Lo Stato islamico alla ricerca delle mine di Hitler

Lo Stato islamico ha aumentato gli sforzi volti alla ricerca dalle mine inesplose sepolte in Egitto dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. La conferma arriva dall’ex ambasciatore in Arabia Saudita, Fathy el-Shazly, in un’intervista rilasciata a Newsweek. Si stima che in Egitto sia stato sepolto il 20% di tutte le mine prodotte nel mondo su un’area di quindicimila miglia quadrate. Lo Stato islamico è alla ricerca delle mine collocate tra il 1940 ed il 1943 nel deserto del Sahara durante le battaglia tra gli alleati e le forze dell’Asse per il controllo del Nord Africa.

L'Isis e le mine di Hitler

Sarebbero oltre 23 milioni le mine sepolte in Egitto. Di queste, 17.5millioni di mine sono state sepolte durante la Seconda Guerra Mondiale sia dall’Afrika Korps del generale tedesco Erwin Rommel che dalla 8a Armata britannica del generale Sir Bernard Montgomery. Il governo egiziano conferma che le mine inesplose sono poi utilizzate per la creazione di IED, ordigni esplosivi improvvisati, già impiegati dall’Isis in almeno dieci episodi ufficiali. Il Cairo, infine, precisa che “il piano di sminamento è in corso e che più di tre milioni di mine sono state rimosse dal 1981. La bonifica sarà completata entro i prossimi tre anni”.

I gruppi jihadisti hanno

da sempre utilizzato i campi minati sahariani come percorso di contrabbando in Libia. Grazie alle guide locali, i SUV transitano in sicurezza ed al riparo dalle improbabili pattuglie militari su aree ritenute off-limits.

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