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Stato islamico, la strategia di logoramento adottata nel Ramadan

Gli effetti durante il Ramadan della strategia di logoramento del modello insurrezionale dinamico generazionale dello Stato islamico

Stato islamico, la strategia di logoramento adottata nel Ramadan

Lo Stato islamico, a differenza degli anni scorsi, non ha diffuso alcun ordine di attacco ufficiale per il Ramadan 2019/1440 che si concluderà tra poche ore. Perchè? Per dare una risposta dobbiamo fare riferimento ai principali pensatori jihadisti moderni. Le organizzazioni terroristiche concepiscono la battaglia come una lotta generazionale a lungo termine e non in modo convenzionale occidentale (combattere il nemico, conquistare il suo territorio, dichiarare la vittoria). In base ai dati raccolti durante il Ramadan, possiamo capire gli effetti nel mondo reale della strategia di logoramento del modello insurrezionale dinamico generazionale. L'ideologia jihadista, infati, non può essere affrontata e sconfitta con l'artiglieria che conquista e la fanteria che occupa.

Il contatore del Ramadan 2019/1440

Al 29esimo giorno di Ramadan, sono 89 gli attentati rivendicati dallo Stato islamico in dodici paesi. Dal computo finale vanno escluse tutte le operazioni in Siria ed Iraq. Il Ramadan 1440/2019 si concluderà domani con l’inizio delle celebrazioni per l’Eid al-Fitr, una delle feste più importanti dell'Islam. L’Eid al-Fitr, letteralmente la festa della fine del digiuno, sancisce l’inizio decimo mese del Calendario lunare islamico, Shawwal.

Le differenze tra i due modelli stagionali di violenza

Le differenze tra l'organizzazione centralizzata e la rete terroristica globale clandestina

Fin dal 2014, lo Stato islamico ha affidato ai suoi portavoce il messaggio di attivazione per la Notte del Destino. I messaggi audio di Abu Mohammed al-Adnani e, successivamente, di Abu Hassan al-Muhajir, attuale portavoce dell'organizzazione terroristica, sono stati diffusi a 12/15 giorni dalla fine del Ramadan. Come abbiamo spiegato a più riprese, la finestra di tolleranza utile per capitalizzare le ricompense durante il Ramadan e la Notte del Destino è di 72 ore. Tuttavia questi sono dati validi per l'organizzazione centralizzata. Il Ramadan 2019/1440 è il primo della nuova evoluzione dello Stato islamico, annunciata da Abu Bakr al-Baghdadi nel messaggio audio Give Glad Tidings to the Patient diffuso lo scorso agosto. Gli effetti sul mondo reale del modello stagionale di violenza dell'organizzazione centralizzata, sono diversi da quello adottato della rete terroristica globale clandestina. L'organizzazione centralizzata cercava di capitalizzare gli eventi religiosi, calendarizzando gli attentati in specifiche finestre temporali, come ad esempio durante il Ramadan. Ordini emessi da un'autorità geograficamente localizzata e che si riteneva istituzionalmente e legalmente riconosciuta (il califfato). La rete terroristica globale clandestina, esposta per la prima volta nel 2016 nell'approfondimento Le illusioni dei crociati nella Età del Califfato, concepisce la battaglia ad oltranza con azioni che non richiedono, necessariamente, una contestualizzazione temporale. L'organizzazione terroristica è tenuta insieme dalla sua componente ideologico-religiosa, non dalla sua presenza fisica in Iraq e Siria. Fin dal 2014 lo Stato islamico ha pianificato la perdita dei suoi territori conquistati per concetti che richiamano chiaramente la tattica asimmetrica applicata ad una guerra lampo di conquista contro preponderanti forze nemiche. L’incapacità materiale riconosciuta, quindi, di mantenere nel tempo i territori.

Ramadan 2019/1440: gli effetti della rete terroristica globale clandestina nel mondo reale

Alla rete terroristica globale clandestina spetta la guerriglia (ecco perchè sono state riproposte diverse guide su al-Naba) a lungo termine, così da minare la volontà politica dei paesi occidentali allineati contro lo Stato islamico. Le organizzazioni terroristiche sono ben consapevoli che l’elemento più vulnerabile delle democrazie occidentali è la volontà del popolo. Bin Laden, prendendo ad esempio la guerra contro i sovietici in Afghanistan, voleva trascinare gli Stati Uniti in bancarotta, dissaguandoli in termini di vite e risorse. Una strategia, quindi, che privilegia la longevità concettuale alla presenza fisica. Qualsiasi tipo di vittoria non si basa sulla conquista fisica del territorio, ma sulla volontà di piegare la forza di volontà ed il desiderio di combattere del nemico. Il modello della rete terroristica globale clandestina, destagionalizza le operazioni, inquadrandole in un piano di espansione globale. Destagionalizzando le operazioni, lo Stato islamico non ha "l'urgenza" di dare immediato riscontro nel mondo reale ai messaggi della leadership del gruppo. Lo Stato Islamico in Libia sta attualmente conducendo una guerra di logoramento contro i suoi nemici in quel conflitto plurisecolare. La filiale nordafricana ed i suoi alleati stanno conducendo un conflitto simile in Mali.

La battaglia di logoramento dello Stato islamico

Nelle ultime due settimane, nel rivendicare gli attentati avvenuti nel globo, il canale Islamic State ha utilizzato la frase غزوة الاستنزاف النصير che possiamo tradurre in "battaglia di logoramento". Ricordiamo che il canale Islamic State dell’architettura Idra, conferisce autorità e la diretta responsabilità dello Stato islamico nell’operazione rivendicata. Soffermiamoci sulla frase battaglia di logoramento. Come abbiamo già rilevato, è stata utilizzata con frequenza nelle ultime settimane nei comunicati ufficiali e si ricollega direttamente al video messaggio In the Hospitality of the Emir of the Believers di Abu Bakr al-Baghdadi, diffuso il 29 aprile scorso. La frase "battaglia di logoramento" è stata utilizzata per dimostrare gli effetti nel mondo reale del messaggio di al-Baghdadi. Operazioni, rivendicate sul canale IS e non su Amaq, per dimostrare l'autorità del soggetto che ha emanato l'ordine. Ricordiamo che nell'ultimo video, al-Baghdadi ha proferito testualmente la frase "battaglia di logoramento" (la medesima utilizzata dai talebani contro le forze alleate in Afghanistan) come nuova tattica da utilizzare contro gli apostati. Una strategia in cui credeva fermamente Abu Musab al-Suri, Osama bin Laden e poi adottata in tutti i franchise terroristici di al Qaeda (Yemen, Libia, Mali...).

L’ultimo numero di al-Naba per il Ramadan

Il 184esimo numero di al-Naba è stata l'ultima produzione ufficiale dello Stato islamico per il Ramadan 2019/1440. Anche le sigle pro-Is hanno abbandonato da giorni il tema del Ramadan, sebbene non vi sia stata quest'anno una massiccia campagna dei simpatizzanti durante il mese sacro per l'Islam. Possiamo ritenere irrilevanti le produzioni pro-Is di quest'ultimo mese. Meritano attenzione, invece, le istruzioni "a prova di idiota" (ugualmente letali) su come compiere attacchi contro gli apostati, diffuse proprio su al-Naba durante il Ramadan. Quelle istruzioni, contenute nella rubrica The Temporary Fall of Cities as a Working Method for the Mujahideen spalmata su quattro numeri, nascono dall'esigenza dello Stato islamico di dimostrare l'importanza e l'efficacia post-territoriale dell’organizzazione terroristica, nei confronti dell'Occidente e di al Qaeda. Tale propaganda ufficiale (lo abbiamo visto, ad esempio, per i dati sull'attentato di Kabul) continuerà nei prossimi mesi, così da gonfiare la dimensione reale ed effettiva della rete terroristica globale clandestina.

I distaccamenti di monitoraggio

Negli ultimi quattro numeri di al-Naba, lo Stato islamico continua a fare riferimento ad organismi di monitoraggio attivi all'estero. Tali distaccamenti di monitoraggio (non sappiamo se esistano realmente, potrebbe sempre essere propaganda) sarebbero attivi anche sul suolo europeo. Ribadiamo che negli ultimi numeri non si fanno riferimenti ad alcuna nazione in particolare, ma si invitano i mujaheddin a fare ricorso alle guide dei distaccamenti di monitoraggio per ottenere informazioni.

Gli effetti nel mondo reale di un messaggio di al-Baghdadi

Lo scorso anno, lo Stato islamico ha limitato gli attacchi solo per due motivi: ritornare ad una capacità insurrezionale in Iraq e Siria e stabilire le condizioni per agire nelle sue province all'estero nel 2019. Si trattava di una decisione strategica. Fino ad oggi, in base al tipo di messaggio emanato, avevamo una stima del range di alcuni valori (valenza, persistenza, copertura ed efficacia), ma nessun dato riconducibile al valore di un messaggio video di al-Baghdadi, poiché l'ultimo risale a cinque anni fa. In base ai dati raccolti in quest'ultimo mese, possiamo affermare quanto segue.

Un video messaggio di al-Baghdadi, temporalmente non contestualizzato, possiede una propria autorità che gli conferisce una precisa persistenza strategica digitale. Persistenza garantita dall'autorità che ha emanato il messaggio che, nel modello insurrezionale dinamico generazionale, può essere non contestualizzato. Al-Baghdadi, infatti, nel video In the Hospitality of the Emir of the Believers, non ha mai parlato di Ramadan ma di "Jihad fino alla fine dei tempi". Lo Stato islamico ha già chiarito in diverse opere anche il destino dell’attuale generazione, destinata a non poter assistere al compimento delle profezie. Dabiq è ovunque e non più geograficamente localizzata. Ancora un dato sulla persistenza. In the Hospitality of the Emir of the Believers è stato diffuso il 29 aprile scorso. Escluse le infografiche e l'architettura Idra, quello di al-Baghdadi è stato l'ultimo messaggio ufficiale, in ordine di tempo, dello Stato islamico. L'ultimo messaggio di Abu Hassan al-Muhajir, He was Sincere Toward Allah and Allah Fulfilled His Wish, risale al 19 marzo scorso, dopo la strage in Nuova Zelanda. Facciamo attenzione. Il messaggio di al-Baghdadi non ha annullato, per autorità e prestigio, il solito appello dei portavoce del movimento per la Notte del Destino, ma va incastonato nelle nuova struttura della rete terroristica globale clandestina.

La rete terroristica globale clandestina, che ricordiamo essere stata annunciata da al-Baghdadi nel messaggio audio Give Glad Tidings to the Patient, si comporta in modo diverso anche nei confronti di al Qaeda. Ad esempio Ayman al-Zawahiri, leader di al Qaeda, ha puntualmente pubblicato il suo messaggio per il Ramadan il 24 aprile scorso. Al Qaeda ha anche risposto direttamente al video di al-baghdadi con la serie Days With the Imam. In the Hospitality of the Emir of the Believers, ultimo messaggio dello Stato islamico, è quindi ritenuto altamente resiliente alla contro-narrativa nemica, anche in presenza di numerosi messaggi ed approfondimenti ufficiali. E' certamente vero che al-Naba ha invocato attacchi, ma i suoi effetti nel mondo reale non sono assolutamente paragonabili ad un messaggio della leadership dello Stato islamico. E quel messaggio non è stato diramato per il Ramadan 2019/1440. Al-Baghdadi non ha citato testualmente la parola Ramadan nel suo video di 18 minuti, ma ha fatto riferimento alla jihad. Sempre al-Baghdadi ha affermato nell'ultimo video che "il nemico dovrebbe sapere che la jihad continuerà fino alla fine dei tempi".

Terrorismo: la differenza tra guadagno tattico e vittoria strategica

La visione del mondo salafita jihadista è sia transnazionale che transgenerazionale: l'ideologia non può essere sconfitta militarmente

L'ideologia dello Stato islamico non può essere affrontata e sconfitta con l'artiglieria che conquista e la fanteria che occupa. Nel combattere il terrorismo si segue un piano, non la persona. Si tratta di decodificare l'ideologia, cercando di anticipare la prossima mossa. Si tratta di entrare furtivamente nella mente di un terrorista, per una postura proattiva piu che reattiva. Perchè senza tale approccio, contro le organizzazioni terroristiche otterremo soltanto guadagni tattici e mai vittorie a livello strategico. Il terrorismo è una forma di strategia basata sulla violenza per infondere paura per scopi politici, che provoca un giudizio morale sui metodi e obiettivi dell'attore. L’indottrinamento con il ricorso alla narrativa apocalittica crea generalmente una maggiore predisposizione nei terroristi nell’attaccare i bersagli con un'elevata concentrazione di civili. Il codice morale nei terroristi è assente, i nemici de-umanizzati: in questo modo si elimina ogni ostacolo verso l'assassinio di massa di civili, tra cui donne e bambini. Il terrorismo è un’ideologia per una guerra di contenuti: istruzione e conoscenza sono strumenti essenziali per sradicare l'estremismo giovanile, motivo per cui è imperativo negare le risorse potenziali da cui attingere. La stabilità politica gioca un ruolo importante nel mantenere una nazione sicura mentre promuove programmi economici e di sviluppo. Senza tale stabilità è impossibile attuare tali progetti per aiutare i cittadini di una nazione. E' opportuno quindi contrastare le istituzioni che assistono i gruppi terroristici nella mobilitazione e nel reclutamento. I leader religiosi dovrebbero condannare l'estremismo giovanile, mentre lo stato dovrebbe costruire sistemi scolastici statali come alternativa a quelli religiosi privati.

Necessario, infine, scardinare lo status quo che premia gli attentatori suicidi ed i loro parenti.

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