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Steven Morrissey: "Sono stato molestato all'aeroporto". Ma l'agente di sicurezza nega

Il racconto del cantante: "Mi si è avvicinato e mi ha fermato, accovacciandosi davanti a me e palpeggiandomi pene e testicoli"

Steven Morrissey: "Sono stato molestato all'aeroporto". Ma l'agente di sicurezza nega

"Ho seguito la solita procedura per la sicurezza in aeroporto, incluso il passaggio attraverso il metal detector, ed era andato tutto bene. Nessun allarme, niente di strano. Prima ancora che potessi recuperare gli oggetti dai vassoi un agente della sicurezza aeroportuale mi si è avvicinato e mi ha fermato, accovacciandosi davanti a me e palpeggiandomi pene e testicoli. Poi, si è allontanato rapidamente mentre un altro agente, più anziano, si faceva avanti". A scriverlo sul sito True To You, non è un passeggero comune ma il cantante Steven Morrissey, l’ex leader degli Smiths. Nel post, infatti, ha sostenuto di essere stato molestato sessualmente qualche giorno fa all'aeroporto di San Francisco. Il cantante si stava per imbarcare su un volo della British Airways diretto a Londra quando è stato palpeggiato in modo "anomalo" da un membro dello staff della sicurezza. Tra i due c’è stato un diverbio in cui il manager aeroportuale ha negato l’accaduto dicendo che si era tratto di una normale procedura di sicurezza.

Un comportamento che, però, ha sbalordito anche i due ufficiali della British Airways Special services che pure avevano assistito alla scena e che, secondo quanto riferisce Morrissey, l'hanno convinto a presentare un reclamo."Ho chiesto se la cosa sarebbe realmente servita, visto che, come per ogni rimostranza contro un’autorità, le lamentele vengono raccolte in attesa che la vicenda vada avanti. Sono stati gli stessi impiegati della British Airways ad assicurarmi che una segnalazione sarebbe stata utile, così l’ho compilata" scrive ancora il cantante.

Ma il racconto di Morrissey sembra essere smentito dalle riprese delle telecamere. Secondo quanto riportato dal The Guardian, infatti, le molestie non ci sarebbero state: "Abbiamo riguardato i filmati a circuito chiuso, e la Teansportation Security Administration ha potuto constatare che l’agente stava seguendo la procedura standard di perquisizione. Durante il controllo, se troviamo un’anomalia, passiamo a un secondo controllo, per assicurarci che il passeggero non abbia oggetti pericolosi addosso, nascosti nell’abbigliamento".

Una conclusione che il cantante si aspettava tanto da scrivere: "Mi ignoreranno, e non ne sarò sorpreso.

Se doveste trovarvi a passare per il San Francisco International Airport, aspettatevi un abuso sessuale da quelli che chiamiamo 'agenti della security’, che dovrebbero occuparsi soltanto della nostra sicurezza”.

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