Gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare le "pressioni" per piegare l'Iran, nemico numero uno di Washington nel Medioriente, annunciando sanzioni contro tutti i Paesi che continueranno ad acquistare petrolio iraniano, rischiando così tensioni diplomatiche anche con Paesi alleati. Il presidente Donald Trump ha infatti deciso di non rinnovare, alla loro scadenza all'inizio di maggio, le esenzioni per l'import di petrolio iraniano. Lo ha annunciato la Casa bianca, spiegando che la decisione"mira ad azzerare l'export di petrolio iraniano, negando al regime la sua principale fonte di entrate".
Tra gli otto Paesi cui erano state concesse le esenzioni (Cina, India, Turchia, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Grecia) c'è anche l'Italia. La misura, che ha causato un forte aumento dei prezzi del petrolio, si prevede particolarmente difficile per Pechino, impegnata in negoziati commerciali complessi con l'amministrazione Trump, e per Nuova Delhi, alleato strategico degli Stati Uniti e il terzo più grande importatore di petrolio, circa un decimo del quale proviene dall'Iran.
Telefonata Trump-Conte
Proprio in serata Trump ha annunciato con un tweet di aver parlato con il premier italiano, Giuseppe Conte. Una circostanza confermata anche da Palazzo Chigi. Non è chiaro, però, se il colloquio abbia riguardato anche la questione iraniana.
"Ho parlato con il premier italiano Giuseppe Conte, principalmente di temi concernenti l'immigrazione, le tasse, il commercio e l'economia di entrambi i Paesi. Una telefonata molto positiva!", scrive su Twitter il presidente degli Stati Uniti.Spoke to the Prime Minister of Italy, Giuseppe Conte, mostly concerning Immigration, Taxes, Trade, and the Economy of both of our countries. Very good call!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 22 aprile 2019
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