Due storie parallele di ordinaria follia a Nuova Delhi, tristemente nota come "la capitale indiana degli stupri", che da ormai tre anni continua a essere alla ribalta delle cronache per orribili violenze contro donne e bambine.
È come se dopo Nirbhaya, la studentessa stuprata nel dicembre 2012 da un branco su un autobus e morta dopo nove giorni di agonia, si fossero improvvisamente risvegliati degli istinti bestiali, che insieme ad alcool e alla pornografia facilmente accessibile sugli smartphone creano dei mostri capaci di inauditi orrori.
Anche stavolta i nuovi abusi hanno sollevato sgomento e indignazione nella megalopoli di 18 milioni di abitanti colpita da alcuni anni dalla doppia emergenza criminalità e inquinamento atmosferico record.
La presidente della Commissione per la donna di Delhi (Dcw), Swati Maliwal, ha detto che il fenomeno delle violenze sessuali ha assunto le proporzioni di una epidemia. La responsabile ha visitato le piccole nell’ospedale dove sono state ricoverate per le lesioni interne. Sono in gravi condizioni, ma fuori pericolo di vita. Gli "orchi" sono entrati in azione ieri sera in due zone periferiche di Delhi densamente popolate.
In questi giorni si celebra la festa induista di Navratri, le nove notti dedicate alla dea Durga che si festeggia con luminarie e danze collettive. Una bambina, quella di 5 anni, è stata portata via dalla sua casa di Anand Vihar (Est di Delhi) da conoscenti che erano in stato di ebbrezza secondo la ricostruzione della polizia. L’hanno violentata e torturata. Ma le brutalità non sono passate inosservate. Le grida della bimba hanno attirato l’attenzione dei residenti che hanno bloccato tre uomini e li hanno consegnati alla polizia.
Nel secondo caso, invece, due motociclisti hanno prelevato la piccola approfittando del fatto che nell’area (Nangloi, nell’Ovest) c’era un black-out della corrente elettrica. A dare l’allarme verso le undici di sera è stata la nonna che l’ha persa di vista a causa dell’oscurità. È stata trovata dopo un paio di ore in un bosco in stato di shock e con gli abiti inzuppati di sangue. Non è stato arrestato nessun sospetto.
I due scioccanti incidenti giungono ad appena una settimana dallo stupro di una piccola di 4 anni lasciata in fin di vita dai suoi aguzzini, i quali hanno anche cercato di strangolarla, ma sarebbero stati sorpresi da alcuni passanti. Uno di loro, un giovane di 26 anni, è stato rintracciato dalla polizia e arrestato.
Tra il coro di reazioni anche quella del ’chief minister’ Arvind Kejriwal, a capo di un partito anticorruzione, che ha accusato il premier Narendra Modi per la degradante situazione dell’ordine pubblico nella capitale, che è di competenza della polizia governativa.Sostieni il reportage: India, viaggio tra le ingiustizie
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