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La Svezia riapre l'inchiesta per stupro contro Assange

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, di nuovo nei guai: la Svezia ha riaperto l'inchiesta per stupro che era stata archiviata nel 2017

La Svezia riapre l'inchiesta per stupro contro Assange

Dopo l'arresto Julian Assange torna indagato per stupro in Svezia. Il procuratore ha infatti riaperto l'inchiesta che vedono il fondatore di Wikileaks - attualmente detenuto a Londra - accusato di violenza sessuale avvenuta nel 2010.

Con la riapertura del caso i procuratori sperano di portare davanti alla giustizia Assange per le accuse di stupro prima della prescrizione, che scatterebbe nell'agosto del 2020. "Oggi ho deciso di riaprire le indagini", ha spiegato il vicedirettore di pubblici ministeri Eva-Marie Persson, "È ancora possible una causa per l'eventualità che Assange possa aver commesso uno stupro". L'inchiesta era stata archiviata nel 2017 non per "difficoltà legate alle prove", ma per "le difficoltà che bloccavano l'indagine", spiega ancora il magistrato. "Ora che ha lasciato l'ambasciata dell'Ecuador, le condizioni del caso sono cambiate", ha aggiunto, "E sono dell'idea che ci siano ancora le condizioni".

Assange si è sempre detto innocente, sostenendo che la accuse di stupro fossero solo un pretesto per estradarlo negli Stati Uniti, dove può essere imputato per la pubblicazione da parte di Wikileaks di milioni di documenti secretati.

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