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Terrorismo, l'Isis mette i preti nel mirino: "Attaccheranno le chiese"

Dopo l'omicidio di padre Jacques Hamel, il terrorismo islamista torna a puntare i luoghi della fede cristiana e i ministri del culto

Terrorismo, l'Isis mette i preti nel mirino: "Attaccheranno le chiese"

I preti e le chiese tornano nel mirino del terrorismo. L'allarme proviene dal Regno Unito, dove fonti dell'antiterrorismo interpellate dal Mirror hanno svelato un rapporto dei servizi di sicurezza destinato al clero cristiano di tutto il Paese.

Il contenuto di questo messaggio è inquietante: chiese, preti e religiosi dei quattro Regni devono prepararsi per attacchi terroristici contro i luoghi di culto e le persone consacrate. Attacchi definiti "imminenti", contro cui è bene che le Chiese - cattolica, anglicana e le varie chiese protestanti - si preparino.

È stato Nick Tolson, un ex ufficiale di polizia e consulente del ministero degli Interni sin dal 2012, a stilare una guida di comportamento per religiosi: "In passato le chiese non erano considerate obiettivi ad alto rischio, ma le cose sono cambiate - spiega - Gli edifici religiosi sono obiettivi facili da colpire, da parte di persone armate di coltello ma anche di armi da fuoco."

Tolson ha anche fornito consigli sul comportamento da tenere in caso di attacco: "Un'arma da fuoco può provocare un alto numero di vittime in poco tempo: inutile cercare di nascondersi, i terroristi inseguono le loro vittime. È meglio cercare di mettere la maggior distanza possibile fra sè e le armi. Se proprio dovete ripararvi, meglio farlo dietro un muro di mattoni o dietro un tronco d'albero di grandi dimensioni. Non nascondetevi invece dietro la portiera di una macchina o dietro una parete di legno: non servirà."

Nonostante l'antiterrorismo abbia riferito che le autorità ecclesiastiche insistano a mantenere aperte le chiese, un vicario interpellato dal Mirror che ha chiesto di rimanere anonimo ha raccontato di aver ricevuto avvertimenti molto eloquenti: "Mi è stato consigliato di non farmi vedere in pubblico con il colletto della camicia proprio degli ecclesiastici, di non rimanere da solo in chiesa e di innalzare il livello di sicurezza delle chiese, a prescindere dai costi che possa implicare."

Il 26 giugno scorso in un paese della Normandia il prete cattolico padre Jacques Hamel era stato sequestrato e ucciso da un commando di due giovanissimi che si erano proclamati affiliati all'Isis. Lo scorso 28 agosto padre Albert Pandiangan è stato ferito al braccio da una coltellata durante un attacco alla sua chiesa, in Indonesia. In questo caso, per fortuna, l'attentato non era andato a buon fine.

I preti di mezzo mondo, però, sanno di essere nel mirino del terrorismo jihadista.

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