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Tokyo, giustiziato Shoko Asahara e altri sei membri della setta responsabile della strage con il sarin

Il capo della setta che condusse l'attacco del 1995 alla metropolitana di Tokyo con il gas sarin è stato giustiziato insieme a sei dei suoi seguaci. Morirono 13 persone e più di seimila rimasero intossicate

Tokyo, giustiziato Shoko Asahara e altri sei membri della setta responsabile della strage con il sarin

È stato giustiziato Shoko Asahara, leader della setta religiosa Aum Shinrikyo, che il 20 marzo del 1995 architettò la strage della metropolitana di Tokyo, con il sarin, causando la morte di 13 persone, con 6200 intossicati. La condanna a morte per impiccagione per Asahara era stata decisa dal tribunale nel 2004 e successivamente confermata dalla Corte Suprema giapponese alla quale l'uomo si era appellato. Il vero nome di Asahara era Chizuo Matsumoto. Insieme a lui sono stati giustiziati altri cinque responsabili dell'attacco.

Cinque membri della setta la mattina del 20 marzo 1995 si mischiarono fra i pendolari della metropolitana. Con loro avevano il gas nervino, sotto forma liquida, nascosto in sacchetti di plastica avvolti da giornali. Arrivati in alcune stazioni prestabilite, fra quelle più frequentate di Tokyo, lasciarono i sacchetti sui vagoni, o sui pavimenti delle stazioni, dopo averli forati con la punta degli ombrelli. Il gas si disperse rapidamente nell'aria. L'attacco più compiuto tra le 7.50 e le 8.11. Le prime segnalazioni alla polizia arrivarono intorno alle 8.20. I treni furono bloccati tutti alle 8.35, facendo uscire di fretta tutte le persone a bordo.

Ci volle un po' di tempo per capire che era stato usato il sarin. Fu un professore universitario a riconoscerne i sintomi, inviando via fax a tutti gli ospedali di Tokyo le indicazioni utili al trattamento sanitario.

Scattò subito l'emergenza per trovare gli antidoti necessari, operazione non facile visto l'elevato numero di persone coinvolte.

Documentario della Bbc sulla strage

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