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Tokyo, orrore in stazione: madre lascia neonato morto in armadietto

Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto dalla polizia dopo la segnalazione della stessa madre del bambino, che dopo 5 anni si è decisa a confessare. In una camera d’albergo avrebbe dato alla luce un figlio nato già morto ed in preda al panico si sarebbe infine decisa ad abbandonare il corpicino in un armadietto a gettoni, pagato per tutti questi anni

Tokyo, orrore in stazione: madre lascia neonato morto in armadietto

Una storia degna di un film dell’orrore arriva dal Giappone, più precisamente dalla stazione ferroviaria Uguisudani di Tokyo, situata a nord-est della metropoli. Lì, con grande sconcerto degli agenti di polizia, nella giornata di ieri è stato rinvenuto il cadavere in decomposizione di un neonato, chiuso all’interno di un armadietto pubblico.

La raccapricciante vicenda ha inizio con la deposizione della stessa madre del bambino, Emiri Suzaki, che dopo molto tempo si è decisa a confessare quanto aveva commesso. La donna ha rivelato di aver partorito suo figlio in una camera d’albergo diversi anni prima (all’incirca cinque, secondo le ricostruzioni degli inquirenti), e di essersi subito fatta prendere dal panico. Il bimbo, a sua detta, era nato già morto e lei non avrebbe saputo come disfarsene. Da qui la decisione di avvolgere il corpicino all’interno di un sacchetto di plastica ed abbandonarlo in un armadietto a gettoni della stazione, a Taito Ward.

Per cinque anni Suzaki ha continuato a pagare l’affitto del vano bagagli al prezzo di 200 yen al giorno (circa 1,50 euro). Col trascorrere del tempo, la donna avrebbe addirittura spostato i resti di suo figlio da un armadietto ad un altro.

La denuncia alla stazione di polizia non sarebbe stata, inoltre, la naturale conseguenza di un forte senso di colpa. Suzaki ha confessato perché, separatasi dal suo compagno, si era successivamente accorta di avere lasciato nell’appartamento dell’ex la chiave dell’armadietto.

Temendo così di venire scoperta, avrebbe infine scelto di confessare. “Sono andata nel panico dopo che ho compreso di aver partorito un bambino morto. Ho tenuto il corpo perché non potevo eliminarlo”, ha detto agli investigatori, come riportato da “Independent”.

I poliziotti sono subito corsi alla stazione ferroviaria di Tokyo, dove hanno trovato quanto rimaneva del neonato, in avanzato stato di decomposizione.

Emiri Suzaki, una 49enne disoccupata e senza fissa dimora, è stata arrestata oggi.

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