Le tre vie del terrorismo islamico, così l'Isis sta accerchiando l'Europa

Gli jihadisti vogliono conquistare l'Occidente dal suo interno. Le mete principali? Italia, Spagna, Grecia e Inghilterra. SOSTIENI IL REPORTAGE

Le tre vie del terrorismo islamico, così l'Isis sta accerchiando l'Europa

Continua ad avanzare l'esercito dello Stato islamico. Metro dopo metro, eccidio dopo eccidio, si avvicina al sud dell'Europa, ovvero all'Italia. Ora si trova in Libia, a pochi chilometri da noi. Ed è proprio da un diplomatico libico - Aref Ali Nayed - che viene lanciato un tragico richiamo all'Europa: "Penso che molta gente non sappia quanto lo Stato islamico si sia infiltrato in Libia e l'abbia trasformata in un bancomat, distributore di carburante e aeroporto dal quale sostanzialmente può attaccare qualsiasi bersaglio in Europa". In Libia l'Isis incassa soldi e, soprattutto, si organizza logisticamente per sferrare un attacco al cuore dell'Europa. Il quotidiano spagnolo El paìs, ha pubblicato uno studio, elaborato verso la fine del 2014, quindi prima della strage di Charlie Hebdo, dagli uomini dell'Ucrif (Unidad Central de Redes de Immigraciòn Illegal y Falsedades Documentales). In esso sono indicate tre vie attraverso le quali gli jihadisti, mimetizzandosi tra i profughi, tornano in Europa.

La prima è la via africana, che conduce gli jihadisti sia in Italia che in Spagna. La seconda via, invece, passa per la Turchia e la Grecia e si dirige poi verso il nord Europa, mentre la terza culmina in Gran Bretagna.

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