Almeno 24 palestinesi, secondo il quotidiano «Haaretz», sono stati uccisi nel primo giorno di offensiva via terra, almeno 260 dall'inizio del conflitto Israele-Hamas. Tra le vittime di ieri, oltre a 17 terroristi, anche tre adolescenti colpiti all'interno di un appartamento delle Torri al-Nada, nella estremità nord della Striscia di Gaza. Le famiglie dei ragazzini non sono riuscite a trovare a Gaza alcun riparo alternativo; secondo l'Onu il numero degli sfollati palestinesi è raddoppiato, dalla notte di giovedì, passando da 22mila a oltre 40mila persone in cerca di rifugio. E fonti d'informazione palestinesi sostengono che l'80 per cento della fascia costiera dell'enclave sia ormai isolata dalla rete elettrica proveniente da Israele. L'esercito israeliano ha detto di aver individuato dieci «siti del terrore», e di aver colpito 9 tunnel e oltre 20 lanciatori di razzi dall'inizio dell'incursione via terra. Quest'ultima, che si è aggiunta alle operazioni aeree e via mare, ora potrebbe diventare più aggressiva: ieri il premier Netanyahu ha annunciato che l'operazione potrebbe ampliarsi. L'obiettivo resta «distruggere i tunnel del terrore», ha detto il primo ministro, aggiungendo: «Le mie istruzioni all'esercito sono di prepararsi alla possibilità di estendere in maniera significativa l'offensiva terrestre».
Il capo del governo ebraico ha spiegato che questo attacco non ha «una garanzia di successo al 100 per cento» ribadendo però la sua necessità, dopo che Israele «ha tentato altre alternative». Ieri anche un soldato israeliano è rimasto ucciso a nord della Striscia. Si valuta l'ipotesi che il militare sia rimasto vittima di fuoco amico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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