Attendevano il proprio turno per comprare un po' di pane. Erano in fila, nella fredda mattina di Chernihiv, nel nord di Kiev, quando l'esercito russo ha improvvisamente aperto il fuoco su di loro. Si contano almeno dieci civili uccisi e chissà quanti cittadini feriti.
Spari sui civili
La notizia, riportata dai media ucraini, riferisce di un attacco avvenuto intorno alle dieci del mattino. Secondo quanto riportato dall'emittente pubblica ucraina, Suspline news, citata da The Kyiv Independent, le truppe russe avrebbero ucciso una decina di persone. Non conosciamo il motivo o le ragioni. Sappiamo soltanto che queste persone stavano attendendo il loro turno per acquistare del cibo. O quel poco che è rimasto, in un Paese assediato ormai in ginocchio.
L'ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha parlato di quanto avvenuto, definendo l'episodio un atto orrento. "Oggi, le forze russe hanno sparato e ucciso 10 persone in fila per il pane a Chernihiv. Tali attacchi orribili devono cessare. Stiamo valutando tutte le opzioni disponibili per garantire la responsabilità per eventuali crimini di atrocità in Ucraina", ha scrito su Twitter il corpo diplomatico statunitense dislocato in terra ucraina.
Today, Russian forces shot and killed 10 people standing in line for bread in Chernihiv. Such horrific attacks must stop. We are considering all available options to ensure accountability for any atrocity crimes in Ukraine.
— U.S. Embassy Kyiv (@USEmbassyKyiv) March 16, 2022
⚡️ Suspilne: Russian troops kill at least 10 civilians queueing for bread in Chernihiv.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 16, 2022
According to the Suspilne correspondent on the ground, the attack occurred around 10 a.m.
"Crimini di guerra"
La situazione è delicata in numerose aree dell'Ucraina. Non a caso, Suspline news ha sottolineato che episodi del genere sarebbero avvenuti anche in altre circostanze. Dall'inizio del conflitto, nella sola regione di Chernhihiv, l'ufficio del pubblico ministero ha avviato almeno 200 procedimenti penali che potrebbero essere qualificati come crimini di guerra.
Scendendo nel dettaglio, e citando episodi specifici, lo scorso 15 marzo, nei pressi di Bakhmachchyna, l'esercito russo avrebbe sparato contro i dipendenti di un'azienda agricola impegnati nel loro lavoro. Il bollettino comprenderebbe un morto e quattro persone ferite. Il giorno prima, invece, a Mokhnatyn, vicino a Chernihiv, i militari russi avrebbero invece sparato su alcuni adolescenti che camminavano nelle strade del villaggio. Sarebbero rimasti uccisi due fratelli gemelli di 17 anni e un ragazzo di 19 anni.
Una vicenda più recente sarebbe accaduta a Skadovsk, nella regione Kherson. Qui i russi avrebbero aperto il fuoco e usato gas lacrimogeni nella piazza di fronte al consiglio comunale. In un video postato sui social che ha ripreso la scena, si possono ascoltare il rumore degli spari e il panico della gente in fuga.
In #Chernihiv, #Russian troops opened fire on people who were standing in line for bread, reports Suspilne Chernihiv.
— NEXTA (@nexta_tv) March 16, 2022
According to the #Ukrainian media, as a result of the shelling, at least 10 people were killed. pic.twitter.com/SDcubYeXif
L'intervento della Croce Rossa
Per evitare il ripetersi di scene simili, il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), Peter Maurer, è giunto a Kiev per una visita di cinque giorni volta a chiedere un maggiore accesso umanitario e sollecitare una maggiore protezione dei civili. Maurer prevede di incontrare i membri del governo ucraino e vedere come il Cicr può espandere ulteriormente il suo lavoro umanitario "neutrale e imparziale".
"Dopo le nostre intense conversazioni virtuali con i governi russo e ucraino, trovo assolutamente importante avere contatti da persona a persona", ha dichiarato Maurer.
Nel comunicato diffuso dallo stesso Cicr si legge che è fondamentale accrescere il rispetto del diritto internazionale umanitario, nonché la comprensione del ruolo del Cicr negli ambiti della visita dei prigionieri di guerra, dei detenuti, della gestione rispettosa dei corpi e nella protezione di coloro che non partecipano più attivamente ai combattimenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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