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Ue, rigettata la candidatura della Goulard. Commissione a rischio?

Il Parlamento europeo ha respinto la candidatura della francese Sylvie Goulard: Commissione Ue a rischio?

Ue, rigettata la candidatura della Goulard. Commissione a rischio?

Nuovi problemi per la squadra di Ursula von der Leyen. Già, perché il Parlamento Europeo ha rigettato la candidatura della francese Sylvie Goulard, precedentemente incaricata a ricoprire il ruolo di commissaria al Mercato Interno e all'Industria della Difesa.

La decisione è arrivata oggi ed è stata presa in un voto segreto delle commissioni Mercato Interno e Industria dell'Europarlamento.

Questa mattina i gruppi del Partito Popolare Europeo, dei Verdi, Identità e Democrazia e Sinistra Unitaria europea si sono espressi contro Goulard; a suo favore c'era solo il gruppo Renew Europe. La francese è rimbalzata alla seconda audizione di fronte all'Europarlamento con una votazione che non lascia spazio ad ambiguità: 82 no contro appena 29 sì.

Goulard è finita nell'occhio del ciclone a causa di alcuni suoi guai giudiziari e di un potenziale conflitto di interesse. La Francia e l'Olaf, cioè l'organismo di lotta alle frodi dell'Unione Europea, stanno indagando su di lei per fondi dell'Europarlamento usati per pagare un collaboratore.

Pesa inoltre il fatto che Goulard abbia lavorato come consulente per un think thank che fa capo all'investitore Nicolas Berggruen.

Le reazioni di Lega e Fratelli d'Italia

Adesso la bocciatura della candidata francese potrebbe mettere in discussione l'entrata in funzione della Commissione guidata da bon der Leyen, prevista per il prossimo 10 novembre.

Voci di corridoio sostengono infatti che il voto in plenaria a Strasburgo riguardante l'intera Commissione Europea del 23 ottobre possa venir rimandato alla plenaria di novembre.

Intanto l'ex ministro italiano dell'Interno, Matteo Salvini, ha accolto la notizia con soddisfazione: “La candidata commissaria di Macron – ha detto il leghista – è stata bocciata dal Parlamento di Bruxelles. Ottima notizia. La maggioranza voluta da Pd-5Stelle-Merkel-Macron è figlia della paura e della voglia di poltrone. A Bruxelles come a Roma, meritano di essere mandati a casa”.

Sulla stessa lunghezza d'onda Fratelli d'Italia, che ha sottolineato come lo stop alla Goulard rappresenti "un sonoro ceffone all'arroganza di Macron che ha preteso per la sua pupilla un portafoglio sterminato e ha provato a imporla nonostante enormi problemi di trasparenza".

Il Capodelegazione di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, ha aggiunto nella stessa nota che "Goulard, amica di Mario Monti e Romano Prodi, ha sperato di salvarsi grazie alla compiacenza di certe élite europee di cui da sempre è parte integrante, ma questa volta non c'è stato nulla da fare. Una lezione che ci auguriamo venga capita anche a Parigi".

Le parole di Macron e Goulard

Dalla Francia arrivano le reazioni più attese, cioè quelle del presidente francese Emmanuel Macron e quelle della diretta interessata. Nel corso di una conferenza stampa a Lione, il leader dell'Eliseo ha dichiarato di non aver compreso le ragioni della bocciatura della candidatura di Sylvie Gouard da parte del Parlamento europeo. "Io mi sono battuto per un portafoglio, avevo proposto tre nomi - ha spiegato Macron - Mi avevano detto che il nome era formidabile, che andava bene. Poi mi dicono che non lo vogliono più. Mi devono spiegare. Non vorrei fosse entrato in gioco del risentimento, forse della meschinità".

Goulard si è invece limitata a prendere atto della decisione dell'Europarlamento. "Prendo atto della decisione del Parlamento europeo, nel rispetto della democrazia.

Ringrazio - ha poi aggiunto la francese su Twitter - il Presidente della Repubblica e Ursula von der Leyen per la loro fiducia e tutti i deputati europei che hanno votato per me".

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