Nel Regno Unito è stato ultimamente condannato al suo terzo ergastolo "il peggiore stupratore nella storia della Gran Bretagna”.
Il trentaseienne di origini indonesiane Reynhard Sinaga, ex studente, si è visto infatti infliggere ieri, riferisce l’Ansa, nuovamente la prigione a vita. Questa vicenda di cronaca giudiziaria rappresenta l’ennesimo capitolo di una raccapricciante epopea criminale consumatasi a Manchester.
Le indagini e i processi a carico del presunto stupratore, residente nella metropoli britannica dal 2007, sono iniziati, ricorda l’agenzia di stampa, nel 2017, e hanno subito determinato l’arresto di Sinaga. Da quell’anno, il lavoro svolto dagli inquirenti ha fatto emergere prove e testimonianze che inchioderebbero l’indiziato e che gli attribuirebbero la responsabilità di centinaia di aggressioni sessuali perpetrate tra il 2015 e il 2017. Secondo i suoi accusatori, il cittadino straniero adescava i propri obiettivi fuori dai locali del centro di Manchester per poi stuprarli all’interno della sua abitazione.
Il numero esatto di uomini abusati dal trentaseienne in quell’arco di tempo non sarebbe stato ancora individuato con certezza dalle forze dell’ordine, ma le ultime stime, evidenzia lo stesso organo di informazione, quantificherebbero a “quasi duecento” le vittime delle perversioni di Sinaga.
Tale cifra, puntualizza contestualmente l’Ansa, potrebbe però essere a breve rivista al rialzo, ma corrisponderebbe già, a detta dei pubblici ministeri di Sua Maestà citati dall’agenzia italiana, al “maggior numero di vittime di stupro da parte di una sola persona nella storia legale britannica”.
Gli accertamenti condotti dalla polizia e i procedimenti penali a carico di Sinaga si sono sempre svolti nel massimo riserbo, agevolati inoltre dai numerosi e dettagliati resoconti rilasciati agli agenti dagli individui violentati dall’indiziato. Molte delle vittime dello stupratore seriale, sottolinea il medesimo organo di informazione, avrebbero tuttavia clamorosamente dato prova, una volta interrogate dalla forza pubblica, di non avere affatto compreso la gravità della condotta osservata nei loro confronti dal trentaseienne.
Relativamente al processo ai danni di Sinaga terminato con un terzo ergastolo, il fascicolo penale in questione faceva riferimento a violenze da lui compiute su 48 uomini. Tale procedimento, precisa l’Ansa, era in realtà giunto a sentenza lo scorso dicembre, ma soltanto adesso i magistrati di Manchester hanno deciso di notificare a tv e giornali la pena irrogata all’imputato, oltre a diffondere i verbali delle udienze.
A comminare di recente al presunto stupratore l’ennesimo “fine pena mai” è stata una donna, il giudice Suzanne Goddard.
Il magistrato, riporta lo stesso organo di informazione, ha redatto la sentenza di condanna definendo Sinaga “un malvagio predatore sessuale” e richiamando la testimonianza di una delle vittime dell’indagato, che lo aveva bollato come“un mostro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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