Dall’audio estratto dalla scatola nera ritrovata nel luogo dell’incidente dell’Airbus della Germanwings si sente inizialmente "il capitano di bordo preparare il briefing in vista dell’atterraggio a Dusseldorf", secondo la ricostruzione fatta ai giornalisti dal procuratore di Marsiglia. "Il comandante chiede al copilota di prendere i comandi, le risposte del copilota sembrano laconiche, poi si sente il rumore del sedile che indietreggia e la porta che si chiude. Possiamo pensare che il comandante sia uscito per un bisogno personale". "Andreas apri questa porta! Apri questa porta!". Il comandante Patrick S di Dusserdolf sbatte i pugni con rabbia e paura contro la porta della cabina di pilotaggio. Prova a sfondarla: ha capito quello che sta succedendo sull'Airbus320 e trema.
"A questo punto quando è solo al comando, il copilota manipola i bottoni del flight monitoring system per azionare la discesa dell’apparecchio. L’azione su questo selezionatore di altitudine - osserva ancora il procuratore francese, ricordando che l’azione avviene quando il velivolo è ancora ben lontano dalla fase prevista per l’atterraggio - può essere solo volontaria". Si sentono quindi "diversi appelli del comandante di bordo per chiedere l’accesso alla cabina di pilotaggio, non arriva nessuna risposta da parte del copilota. Si sente un respiro umano all’interno della cabina fino all’impatto finale".
Lavorava per Germanwings solo da pochi mesi, un centinaio di ore di volo alle spalle. Su internet si trova un sommario profilo: Andreas Guenter Lubitz viveva a Montabaur (Rheinland Pfalz) e aveva affrontato regolarmente il lungo percorso per diventare pilota.
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