"Noi non collaboriamo né coordiniamo le nostre operazione con i russi. Come ha ribadito il Segretario Carter, le operazioni russe stanno sostenendo e consentendo il regime di Assad, che è come versare benzina sul fuoco. Rimaniamo esclusivamente concentrati sulla sconfitta dello Stato islamico”.
E’ questa la risposta ufficiale degli Stati Uniti nella parole di Matthew Allen, portavoce della Difesa, in merito alla nuova proposta russa avanzata ieri mattina. Poche ore fa il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva offerto agli Stati Uniti la pianificazione e l’esecuzione congiunta dei raid aerei contro le organizzazioni terroristiche presenti in Siria.
Per continuare la lotta contro le organizzazioni terroristiche identificate dall'ONU – ha detto Shoigu ieri mattina – offriamo agli Stati Uniti la collaborazione militare per azioni congiunte contro i gruppi che non rientrano nel cessate il fuoco così come i convogli, carichi di armi e munizioni, che attraversano illegalmente il confine siriano-turco. Suggeriamo agli Stati Uniti di continuare il loro lavoro con l'opposizione moderata e con quanti si sono schierati a favore della cessazione delle ostilità. La Russia si riserva il diritto di procedere unilateralmente contro i terroristi che non osservano il cessate il fuoco in Siria a partire dal prossimo 25 maggio. Colpiremo tutte le altre organizzazioni terroristiche internazionali, ma le misure congiunte tra Russia e Stati Uniti, di comune accordo con Damasco, faciliterebbero il processo di pace in Siria. Naturalmente, queste misure sono state approvate dalla leadership della Repubblica araba siriana".
Gli Stati Uniti, che non hanno accettato la proposta russa, precisano che continueranno a rispettare il Memorandum of Understanding siglato con la Russia sulla sicurezza dei voli durante le missioni di combattimento sulla Siria. Se è dimostrato uno strumento efficace – continuano dal Dipartimento della Difesa - abbiamo condiviso con i russi alcuni dettagli sulle nostre aree operative e, fino ad oggi, hanno sempre rispettato le nostre zone di pertinenza.
La posizione di Washington è chiara. L’amministrazione Obama riconosce Assad, attuale presidente della Siria, come una figura illegittima e non di certo come un capo di stato. Se la Casa Bianca avesse accettato la proposta russa, militarmente efficace, ma politicamente disastrosa per il Partico Democratico a ridosso delle prossime presidenziali, avrebbe riconosciuto implicitamente l’autorità di Damasco e la figura di Assad.
Stati Uniti e Russia
sostengono congiuntamente i negoziati di pace in corso a Ginevra. Il cessate il fuoco è parte del processo, ma non si applica ad alcuni gruppi militanti, tra cui le organizzazioni terroristiche dello Sstato islamico ed Al-Nusra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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