Che alla fine finisse tutto in rissa, con palate di fango che volano da ogni lato, era quasi scontato. Del resto in ogni campagna elettorale americana che si rispetti, non manca mai qualche scandalo, vero o presunto, e il solito veleno sparso per gettare discredito. L'ultimo esempio riguarda Donald Trump.
Il candidato repubblicano, da mesi in testa a tutti i sondaggi e in procinto di conquistare la nomination, anni fa avrebbe tenuto sul comodino un libro con la raccolta dei discorsi tenuti da Hitler. Lo scriveva Vanity Fair nel settembre del 1990, citando Ivana Trump, l’ex moglie di Donald.
Quel vecchio articolo ora viene ripescato dalla stampa americana, dopo che Trump ha citato, su Twitter, una frase di Mussolini. "Gli aspetti delle sue origini tedesche sono presi seriamente da Trump.
John Walters lavora per la Trump Organization e, quando visita l’ufficio di Donald, saluta con 'Heil Hitler', probabilmente un gioco di famiglia", scriveva Vanity Fair citando i colloqui con l’entourage di Ivana."Ivana Trump - aggiungeva Vanity Fair - ha detto al suo avvocato Michael Kennedy che ogni tanto il marito era solito leggere un libro con i discorsi di Hitler, My New Order".
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