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Vienna vara stretta contro gli austriaci di origini turche

I movimenti di sinistra hanno subito equiparato alle “retate naziste” le indagini disposte recentemente dalle autorità di Vienna al fine di accertare e sanzionare i soggetti in possesso sia della cittadinanza austriaca sia di quella turca

Vienna vara stretta contro gli austriaci di origini turche

Il governo di Vienna ha in questi giorni disposto indagini a carico di “migliaia” di cittadini austriaci di origini turche. Costoro sono infatti accusati di avere “segretamente conservato” la cittadinanza del Paese anatolico, violando così le leggi federali. In Austria, infatti, l’istituto della doppia cittadinanza è espressamente vietato dall’ordinamento giuridico nazionale.

I soggetti residenti nel Paese responsabili di non avere mai rinunciato alla propria appartenenza alla nazione di origine rischiano, di conseguenza, la revoca della cittadinanza austriaca. Secondo i media di Vienna, sarebbero già “centinaia” gli individui di origini turche destinatari di tale provvedimento sanzionatorio. L’offensiva condotta dalla forze dell’ordine è stata promossa dal vicecancelliere Heinz-Christian Strache, esponente del partito nazionalista Fpö. Egli ha infatti giustificato tale operazione di polizia affermando di essere entrato in possesso di “documenti riservati” delle autorità di Ankara, i quali conterrebbero informazioni relative a “migliaia” di soggetti attualmente residenti in Austria colpevoli di non avere finora mai rinunciato alla cittadinanza turca. “Gli accertamenti disposti dall’esecutivo”, ha sottolineato Strache, “mirano a fare luce su prolungate violazioni delle leggi austriache. Il nostro ordinamento, infatti, non ammette la doppia cittadinanza. Di conseguenza, i cittadini austriaci di origini straniere che in tutti questi anni hanno tradito la fiducia delle istituzioni nazionali devono essere tempestivamente puniti mediante le sanzioni previste dalla normativa. Le indagini attualmente in corso non hanno quindi alcun carattere persecutorio. Il governo sta semplicemente dando esecuzione alle leggi vigenti, sanzionando con la massima rapidità i casi di doppia cittadinanza, qualificati dall'ordinamento come veri e propri illeciti”.

Nonostante il vicecancelliere abbia ripetutamente presentato come “pienamente legittima” tale operazione di polizia, nel Paese hanno iniziato ad avere luogo diverse manifestazioni di protesta, organizzate da ong pro-migranti e dai partiti di sinistra, contro la “linea dura” varata recentemente dalle autorità ai danni degli Austriaci di origini anatoliche.

Ad esempio, il movimento comunista Linkswende ha equiparato le indagini dirette ad accertare i casi di doppia cittadinanza alle “retate condotte in passato dalla Gestapo”.

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