Guerra, nucleare e commercio: cosa c'è dietro al blitz di Scholz in Cina

Il cancelliere tedesco è il primo leader europeo ad atterrare a Pechino dall'inizio della pandemia. Ecco di cosa ha parlato con Xi Jinping

Guerra, nucleare e commercio: cosa c'è dietro al blitz di Scholz in Cina

Quello di Olaf Scholz è stato il primo viaggio in Cina di un leader europeo dopo l'emergenza Covid-19. E dunque anche dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Per questo la visita del cancelliere tedesco ha assunto una valenza importante. Specialmente poi considerando il particolare contesto politico cinese, lì dove a Pechino infatti si è da poco concluso il XX congresso del Partito Comunista che ha assegnato a Xi Jinping un nuovo mandato di cinque anni.

Reciprocità e Ucraina i temi sul piatto

Orfano del suo ministro degli Esteri, Annalena Baerbock, impegnata in patria con il G7, Scholz non è arrivato a Pechino da solo. Con lui erano presenti i rappresentanti di alcuni colossi industriali tedeschi, quali Basf, Bayer e Volkswagen.

E non è stato un caso che l'economia ha rappresentato, durante l'incontro delle scorse ore avvenuto nella Sala dei Popolo di Pechino, uno degli argomenti più discussi tra Scholz e Xi Jinping. In particolare, il capo dell'esecutivo di Berlino ha chiesto al leader cinese rapporti “più egualitari e fondati sulla reciprocità”.

Dialogo e collaborazione quindi, ma a patto che lungo l'asse tra le parti vengano intraprese relazioni dove una non sopravanzi l'altra. Un concetto molto caro a Scholz, tanto da ribadirlo anche nell'incontro con il premier cinese uscente, Li Keqiang. “Berlino non crede alla separazione delle economie – ha infatti dichiarato il cancelliere – ma è anche chiaro che il "de-coupling" osteggiato da Pechino ha a che vedere con i rapporti economici attuali, i quali devono essere tra eguali e fondati sulla reciprocità”.

Altro tasto importante è stato quello sulla guerra in Ucraina. In particolare, Scholz ha chiesto a Xi di aumentare il pressing sul presidente russo Vladimir Putin affinché terminino le azioni militari contro Kiev. "La Cina - è il pensiero di Scholz - deve usare la sua influenza sulla Russia".

“Questo è importante – ha proseguito il cancelliere tedesco – rappresenta una necessità che riguarda sia il rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sia i principi di sovranità e integrità territoriali, importanti anche per la Cina”. Ribadito anche l'appello affinché la Russia consenta l'esportazione del grano ucraino.

Xi a Scholz: “Importante mantenere vive le relazioni bilaterali”

Dal canto suo il presidente cinese si è detto soddisfatto, stando alle dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa governative, dell'incontro avuto con il capo del governo di Berlino. “La Cina – ha dichiarato Xi – è disposta a rafforzare il coordinamento e la collaborazione con Germania e Unione europea negli affari internazionali, cercando soluzioni a questioni globali come il cambiamento climatico, la protezione della biodiversità e la promozione della sicurezza alimentare”.

Un passaggio è stato dedicato all'importanza di mantenere stabili le relazioni non solo tra Cina e Germania, ma anche tra la repubblica popolare e l'Unione Europea. “La Cina – si legge nella nota – considera da sempre l'Europa un partner strategico globale, sostiene l'autonomia strategica dell'Unione e augura al Continente stabilità e prosperità. Le relazioni bilaterali non dovrebbero essere però prese di mira, soggiogate o controllate da terze parti”.

“Serve – ha concluso il

presidente cinese – un approccio costruttivo e occorre abbandonare la logica dei confronti tra blocchi o delle interferenze animate dall'ideologia. La fiducia politica è facile da distruggere e difficile da ricostruire”.

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