Corea, il viagra in cambio di un voto

Si parla già di scandalo per quanto avvenuto alle legislative. La procura indaga

Corea, il viagra in cambio di un voto

L'accusa è di voto di scambio, ma la "merce di scambio" è quanto meno curiosa. In Corea del Sud un certo numero di uomini in età avanzata avrebbero infatti ricevuto pasticche di viagra in cambio di una preferenza data a un determinato candidato alle elezioni legislative.

Il tutto sarebbe accaduto a Suwon, a circa trenta chilometri a sud della capitale Seoul.

Un'accusa che la procura deve ancora verificare, a quanto raccontato alla France Press, ma che costituirebbe evidentemente una "violazione della legge elettorale", a quanto detto dalle autorità locali.

Se le accuse dovessero essere provate, i colpevoli rischiano cinque anni di prigione o una multa da 10 milioni, circa 7.680 euro.

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