
Tanto per capire come sarebbe andata a finire, nell’attesa di entrare in campo Sinner e il suo team si sono divertiti in una zuffa a colpi di risate per togliere le scarpe all’osteopata Andrea Cipolla. Così, giusto per stemperare un’ansia che non c’era. Poi ecco il derby d’Italia, finito 6-1, 6-4, 6-2 proprio mentre l’orologio ufficiale stava svoltando sulle 2 ore: partita perfetta, Sinner batte Musetti. E’ dunque finita come da pronostico, ma un po’ troppo. Troppo Jannik, infatti, che ha conquistato il 91% dei punti con la prima palla. E poco Lorenzo, che ha ammesso poi di aver avuto troppa fretta all’inizio, e che in fondo l’ha fregato anche un po’ di agitazione. Ma contro un Sinner così c’era poco da fare.
Della partita, dunque, poco da dire: l’unico momento di difficoltà del numero uno del mondo è stata all’inizio del terzo set, quando ha dovuto affrontare tre palle break. ma anche questo non avrebbe cambiato il risultato finale: Sinner ha messo il turbo, dopo le difficoltà contro Shapovalov e per lui è arrivata la sedicesima vittoria su 16 derby azzurri. E - soprattutto – altri record: a 24 anni e 18 giorni diventa il più giovane giocatore di sempre a vincere 25 partite in uno Slam nella stessa stagione, in più con l’86esima vittoria complessiva ha raggiunto Nicola Pietrangeli.
“Siamo orgogliosi di essere italiani – ha detto dopo l’abbraccio a rete con Musetti -: è un Paese speciale, sicuramente c’è chi non avrà dormito per vederci, abbiamo un tifo fantastico: è davvero bello esserlo. Con Lorenzo ci conosciamo benissimo, giochiamo a Davis insieme, ci stimiamo: lui non è numero 10 del mondo per caso e quindi quando sono entrato in campo ho pensato solo che dovevo giocare con un rivale di quel livello. Ma non è facile disputare partite come queste”.
Difficile, in realtà, più per gli altri: “Non ho mai affrontato uno che mi mettesse così fretta nello scambio – ha confessato lo sconfitto -. All’inizio non è stato facile trovare le sensazioni, perché fin qui non avevo mai giocato di sera ed è diverso. Ma Jannik è stato di un altro livello: non ho mai avuto grosse chance, ha sempre comandato lui. Sono rimasto davvero impressionato: io ho servito bene, però lui mi ha spinto al limite. E’ più forte, lo ha dimostrato, ma sono felice di averlo affrontato: solo così posso capire su cosa devo migliorare”.
Musetti lunedì sarà numero 9 al mondo, mentre Sinner continua la sua battaglia per tenersi il trono: venerdì sera alle 21 Djokovic tenterà di fare il
guastafeste contro Alcaraz, mentre Jannik alla nostra una di notte affronterà Auger-Aliassime, con cui a Cincinnati ha vinto 6-0, 6-2 . Sarà di certo un’altra partita, ma – con un Sinner così - forse (e speriamo) non troppo.