Washington dice sì alla marijuana. In California si tassano le bibite gassate

Gli americani erano chiamati a votare anche su 150 referendum. Vediamo alcuni risultati

Washington dice sì alla marijuana. In California si tassano le bibite gassate

Oltre alle elezioni di midterm gli americani erano chiamati a esprimersi, a seconda degli stati e delle città di appartenenza, su vari quesiti referendari (150 in tutto) sui più disparati argomenti. Vediamo alcuni risultati. La capitale americana, Washington Dc, dice sì alla legalizzazione della marijuana. La misurà è stata approvata con il 67% dei voti. Prevede che i cittadini possano avere con sé fino a 57 grammi di marijuana e coltivare sei piante senza rischiare di essere perseguiti dalla legge. La legalizzazione arriva anche nell'Oregon. Bocciatura, invece, dalla Florida (vietato uso cannabis per fini medici).

In California, invece, arriva la tassa sulle bibite gassate. L'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, si era battuto a lungo per questa battaglia, ma ne era uscito sconfitto. In California, invece, quanti hanno proposto un referendum per tassare le bibite gassate contenenti zucchero cantano vittoria. A San Francisco e a Berkeley sarà imposta una tassa di un centesimo per ogni centilitro (0,1 litri) di Coca-Cola, Fanta, Sprite e tutte le bevande contenenti zucchero che si trovano in commercio. L'obiettivo del referendum è cercare di bloccare il boom di obesità, finanziando - coi soldi raccolti - iniziative di sensibilizzazione sull'argomento.

Sempre nello stato di Washington vince il sì all'estensione dei controlli su chi acquista armi. Gli elettori erano chiamati a pronunciarsi su due proposte: una che prevedeva l'estensione dei controlli su chi vende o trasferisce armi (anche in scambi privati), che è stata approvata, e l'altra di segno opposto. Come previsto dalla legge federale, quella dello Stato di Washington attualmente prevede controlli per vendite e trasferimento di armi solo da parte di gestori autorizzati e non per gli scambi tra rivenditori privati, come quelli che vendono nelle fiere o ad amici. Si è votato anche su temi come aborto, gioco d'azzardo e salario minimo.

A questo proposito il Massachusetts non ha voluto dire no ai casinò e invece il sì all'aumento del salario minimo è arrivato da tre Stati: Arkansas, Nebraska e South Dakota. In Arkansas lo stipendio base sarà innalzato da 6,25 dollari a 8,50 dollari all'ora entro il 2017. In Nebraska passerà da 7,25 a 9 dollari all'ora e in South Dakota l'innalzamento sarà da 7,25 a 8,50 dollari all'ora.

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