Il mercato italiano dei sistemi di pagamento è in evoluzione e si avvia a diventare sempre più europeo, in vista della realizzazione della cosiddetta Sepa (Single Euro Payments Area), lunificazione dei sistemi di pagamento nellarea euro. Un processo che richiede nuove norme regolamentari, adeguamenti tecnologici e procedurali che richiedono agli operatori uno sforzo notevole, considerando anche la cultura del «contante», tipicamente italiana. Nondimeno qualcosa sta cambiando e i consumatori dimostrano una crescente fiducia nei confronti della moneta di plastica. Secondo le rilevazioni dellOsservatorio Cards (www.osservatoriocards.eu) - che proprio in questi giorni ha organizzato un incontro focalizzato sui nuovi sistemi di pagamento - il 38% degli italiani, infatti, ha una carta di credito e tra questi un quarto ne ha due o più. La metà dei possessori la utilizza una o più volte a settimana.
Il 12% degli italiani possiede una prepagata, accettata dal 74% degli esercizi. Per il 17% dei negozi sono circa 200 le operazioni effettuate in un mese col Pagobancomat. Per le carte di credito, tale soglia è superata nel 14% degli esercenti. Un ostacolo alla diffusione più massiccia dellutilizzo delle carte è la paura delle frodi, ma la penetrazione del mercato italiano continua a crescere a ritmi medi del 20% annuo.
Quello che si nota è una selezione più attenta, da parte dei consumatori, di servizi e condizioni di utilizzo. Dal lato degli operatori cresce linteresse per le transazioni di piccolo importo, che richiedono un maggiore impegno sul fronte dellinnovazione tecnologica per rendere le operazioni più veloci, semplici e sicure.
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