La moneta di plastica piace Aumentano le «revolving»

Versamenti comodi che non penalizzano il budget familiare

Valentina Giuli

La «moneta di plastica» si fa largo anche in Italia. Negli ultimi quattro anni è infatti cresciuto il mercato delle carte di pagamento, che stanno sempre più prendendo il posto dei contanti. Secondo l’Osservatorio sulle carte di credito Assofin-CRIF-Eurisko sono cresciute infatti le operazioni di pagamento effettuate con carte di credito e debito, arrivando nel 2004 a 600 milioni di transazioni eseguite, con un incremento pari al 6,1% rispetto all’anno precedente. Le carte di credito in Italia sono 27 milioni e il comparto che ha registrato la maggiore crescita è quello delle carte revolving, con 8,5 milioni di carte utilizzate e 3 milioni di carte in più emesse rispetto al 2003, con un incremento del 34%.
Anche i volumi transati sono cresciuti notevolmente, assestandosi su oltre 5 miliardi a giugno 2005 (più 16% rispetto allo stesso periodo del 2004). Sono dati incoraggianti, indicativi di una certa dinamicità del settore, ciononostante i tassi di sviluppo sono comunque inferiori agli altri Paesi, specialmente quelli anglosassoni. Secondo i dati presentati da Andrea Chierici (Cariparma e Piacenza-Gruppo Banca Intesa) e Andrea Anesini, presidente di Consult Partners, nell’ambito del Convegno Planet Card 2006 organizzato dall’Istituto internazionale di ricerca, il tasso medio europeo di penetrazione delle carte revolving è del 55%, mentre l’Italia si attesta su una penetrazione del 15%, contro il 156% del Regno unito e il 47% della Spagna.
Tuttavia in Italia c’è stato un tasso annuo di crescita del 20% (2000-2004), il più alto in Europa, incremento che dovrebbe crescere ancora del 16% l'anno entro il 2007. Questo fa ben sperare le banche e gli issuer (gli istituti che emettono le carte) che continuano a investire nel business del revolving, stimolate da una domanda crescente da parte dei consumatori, che vedono in questo tipo di forma di pagamento uno strumento di credito al consumo che concilia praticità d'uso (la procedura è veloce, immediata e sicuroa) e comodità di pagamento, per una migliore razionalizzazione del budget familiare.
Tra i beni più acquistati, al primo posto spiccano le auto seguite da elettrodomestici, mobili, arredamento e computer. È cresciuto oltre al volume complessivo transato, anche il numero di singole operazioni, che nel 2004 sono state 43 milioni, il 24% in più rispetto al 2003. C’è da dire, però, della presenza, nel primo semestre 2005, di una lieve decelerazione dello sviluppo dei finanziamenti connessi all’utilizzo di carte revolving, probabilmente perché molto alti sono stati gli incrementi registrati negli anni precedenti (circa il 30% ogni anno). Tuttavia i movimenti hanno inciso sul totale dei finanziamenti per il 9,5%, sempre considerando il periodo giugno 2004-giugno 2005. Interessanti anche i dati territoriali, con la Lombardia in testa, con quasi il 21% delle carte revolving, seguita da Lazio (12,1%) e Sicilia (9,4%). I dati di diffusione più bassa si registrano in Molise, Basilicata e Trentino Alto Adige, dove è basso anche il ricorso al credito al consumo erogato da istituzioni finanziarie specializzate.

La crescita del mercato delle carte revolving è in linea con il trend positivo del credito al consumo in Italia, che nel 2005 è cresciuto, secondo i dati Abi e Assofin, del 18,5 %, riducendo il gap con il resto dell’area Euro, dove si registrano ritmi di crescita anche del 30% (Regno Unito). Ci sono quindi ancora margini di crescita per il credito al consumo, uno strumento importante per dare a famiglie e imprese nuove risorse per riavviare l’economia.

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