Il monito di Casini irrita gli alleati: «Non ci dia lezioni»

da Bologna

«Chi fa l’opposizione non dovrebbe essere rassegnato a farla in eterno. Svegliamoci, altrimenti si svegliano gli altri...». Sono bastate queste parole, dette lunedì sera da Pier Ferdinando Casini a una manifestazione dell’Udc in un cinema di periferia a Bologna (in prima fila l’ex sindaco Giorgio Guazzaloca) a scatenare dure reazioni da parte dei destinatari del messaggio, gli alleati del centrodestra che rappresentano l’opposizione a Sergio Cofferati in consiglio comunale.
A mettere per la prima volta sotto accusa uno dei leader nazionali della Cdl e di certo l’esponente di maggior prestigio del centrodestra nel capoluogo emiliano, sono stati An e Fi mentre anche il capogruppo della Tua Bologna, la lista civica dei guazzalochiani che comprende quattro Udc su nove consiglieri, è intervenuto.
«La verità è che Casini non ha mai fatto nulla per Bologna nemmeno da presidente della Camera, non accetto lezioni da uno che viene in città solo per tagliare nastri», è sbottato Enzo Raisi, deputato di An, ex assessore della giunta Guazzaloca e capogruppo in consiglio comunale. E all’alleato «ingrato», Raisi ha ricordato che «Casini deve solo ringraziare An e Fi», che, per sostenere Guazzaloca e la sua scelta civica come partiti, «hanno fatto non uno ma 100 passi indietro».
Meno velenoso il deputato bolognese di Forza Italia Fabio Garagnani, che però mette ugualmente i puntini sulle «i».

«Non mi pare che l’esperienza della Tua Bologna e dell’Udc, a volte politicamente ambigua, sia in grado di darci insegnamenti per il futuro», ha affermato esprimendo apprezzamento per l’operato del gruppo di Fi in consiglio comunale.

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