Da Monna Lisa all’Uomo vitruviano lo scoop alla Dan Brown fa gola a tutti

Chissà se è colpa di Dan Brown... Quello che è certo è che Leonardo Da Vinci è sotto assedio. C’è mezzo mondo mobilitato per trovare a tutti i costi qualcosa di nuovo sull’uomo più studiato del Quattrocento. Il padre della Gioconda è sempre stato bersaglio delle più strambe indagini e teorie, ma davvero negli ultimi mesi l’accanimento ha passato il limite. Prima sono arrivati gli scavi fiorentini a caccia della (vera) Gioconda: Silvano Vinceti ha scavato nell’ex convento di Sant’Orsola per cercare il sepolcro di Lisa Gherardini (1479-1542), la giovane fiorentina che secondo molti Leonardo immortalò nel quadro del Louvre. Ricerca high-tech, con tanto di ausilio del geo-radar, che sino a ora ha portato alla luce qualche sepolcro di difficile attribuzione. Di Lisa per ora nessuna traccia. Ma anche a trovarla la scienza ne guadagnerebbe qualcosa? Fare raffronti con il dipinto è ridicolo: una ricostruzione basata su un teschio di 500 anni fa e di una donna deceduta molti anni dopo essere stata ritratta, è un idea che fa sorridere qualsiasi esperto forense. E, poi, insomma la vera novità (si fa per dire) è che la Gioconda è un uomo! Una studiosa francese, Sophie Herfort, in coincidenza con la grande mostra Londinese su Leonardo, ha pubblicato Le Jocond in cui sostiene che a essere ritratto è Salai, giovane allievo - e amante - di Leonardo, il quale si sarebbe divertito a rappresentarlo vestito da donna. Le ha però subito dato torto lo storico Roberto Zapperi. La Gioconda sarebbe il ritratto di Pacifica Brandani, una nobildonna sposata della corte di Urbino. E se non bastasse: l’uomo vitruviano, Leonardo l’avrebbe copiato. L’architetto Claudio Sgarbi, poco tempo fa, ha reperito - in una copia della fine del ’400 del Trattato sull’Architettura di Vitruvio - un’immagine (onestamente orrenda) antecedente dell’Uomo vitruviano.

Autore del disegno sarebbe Giacomo Andrea da Ferrara, un architetto ben conosciuto da Leonardo...
E qui ci fermiamo lasciando fuori tre o quattro altre interessanti «scoperte». Ma studiare qualcun’altro no? Tipo, Piero della Francesca, del quale sappiamo quasi niente...