Dalla Monroe a Freud e Jung, arriva la moda dei «biopic»

I «biopic» stanno per invadere le sale. Trattasi di quel genere cinematografico (contrazione di «biographic picture») incentrato sulle biografie di grandi personaggi. Certo, visti i tempi che corrono, la materia prima scarseggia. Sempre che non si voglia considerare un grande il Julian Assange di Wikileaks che, naturalmente, approderà a breve sul grande schermo come L’uomo più pericoloso al mondo. Ma l’industria dell’intrattenimento è capace di fare miracoli, costruendo grandi produzioni su una figura leggendaria come quella di Marilyn Monroe senza dimenticare altre icone, minori certo ma pur sempre immaginifiche, come la pornostar Linda Lovelance protagonista del famoso Gola profonda il cui titolo, lo diciamo per i non appassionati, non si riferisce certo allo scandalo del Watergate anche se ne condivide il fatidico anno della ribalta mediatica, il 1972. Per lei ben due film in preparazione: Inferno diretto da Matther Wilder, con protagonista Malin Akerman dopo che Lindsay Lohan è stata scaricata per via dei suoi andirivieni in carcere, e The Complete Linda Lovelace sviluppato dai registi Rob Epstein e Jeffrey Friedman con gli interpreti, anche se non è ancora ufficiale, Kate Hudson e James Franco.
Ma anche la bionda per eccellenza del secolo scorso sarà la protagonista di altrettanti film. Prodotto dalla Weinstein Company e diretto da Simon Curtis, My Week With Marilyn con Michelle Williams si concentrerà sul periodo trascorso dalla diva in Inghilterra quando girò Il principe e la ballerina con Laurence Olivier. Un’altra bionda del cinema contemporaneo, Naomi Watts, è stata scelta, sempre nei panni di Marilyn, per interpretare, appunto, Blonde dal romanzo di Joyce Carol Oates in cui verrà messa in scena non la storia patinata dell’attrice bensì i retroscena della sua travagliata vita. Dietro la macchina da presa ci sarà Andrew Dominik, il regista di L'assassinio di Jesse James, che così spiega i motivi per cui vuole raccontare la più grande icona femminile del Ventesimo Secolo: «Per gli uomini era l’oggetto del desiderio bisognosa di essere salvata. Per le donne incarnava le ingiustizie subite dal genere femminile, una sorella, una Cenerentola, costretta a vivere tra la cenere».
Ma Naomi Watts, che sembra avere un debole per le attrici del passato, o per il passato tout court visto che interpreterà accanto a Leonardo DiCaprio la segretaria personale di Hoover (per più di mezzo secolo a capo dell’Fbi) in J. Edgar di Clint Eastwood, spera sempre di lavorare al remake di Gli uccelli di Alfred Hitchcock, recitando nella parte che fu di Tippi Hedren. E chissà che intanto non venga chiamata anche per il biopic che la Paramount sta preparando sul maestro del brivido che in Alfred Hitchcock and the Making of Psycho, adattamento dell’omonimo libro di Stephen Rebello, sarà interpretato da sir Anthony Hopkins alle prese con la moglie Alma Reville e le difficoltà di produzione di un film diventato poi di culto come Psyco.
Ma una bella biografia non si nega a nessuno. Così Sacha Baron Cohen, l’attore e ideatore di Borat, si calerà nei panni di Freddie Mercury per raccontare la nascita e l’ascesa della mitica voce del gruppo rock dei Queen. Stanno invece per partire le riprese di The Iron Lady di Phyllida Lloyd, la regista di Mamma Mia, che vede Meryl Streep nel ruolo dell’ex premier britannico Margaret Thatcher. Ma non la Lady di ferro che i libri di storia ormai ci hanno consegnato bensì una donna indecisa nelle scelte politiche soprattutto dopo la morte del marito. «Una fantasia di sinistra», avrebbero detto i familiari. Si attendono polemiche.
Andando a ritroso nel tempo David Cronemberg racconterà le traiettorie, prima convergenti e poi opposte, di Freud (Viggo Mortensen) e Jung in A Dangerous Method. Divergenze esemplificate nelle cure di Jung nei confronti di Sabina Spielrein (Keira Knightley), una giovane russa con problemi di isteria riconosciuta in seguito come una delle prime psicoanaliste donne.

A proposito di psiche vedremo anche un inedito Edgar Allan Poe in versione detective che, negli ultimi giorni della sua vita, cerca di capire la psicologia e quindi di scoprire un assassino che imita i criminali da lui stesso descritti nei suoi racconti. Il film s’intitolerà The Raven (Il corvo) sarà diretto da James McTeigue e interpretato da John Cusack.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica