Monterotondo «Nasone» addio Ecco la fontanella ecologica

NOVITÀ Distribuisce acqua liscia o gasata Lo scopo? Riutilizzare le bottiglie di plastica

Addio vecchio «nasone». Simbolo di una città e di una delle sue risorse più preziose e apprezzate, l’acqua «bona» di Roma, sta per lasciare il posto alla fontanella di nuova generazione. Quella che «l’acqua la preferisce liscia o gassata»? Roba, insomma, che pare di stare seduti al ristorante: è la rivoluzione che ha preso il via ieri a Monterotondo, quartiere Scalo, nei giardini di piazza Berlinguer, dove allo scoccare delle 11 è stata inaugurata la prima fontanella pubblica del Lazio in grado di distribuire sia acqua liscia che frizzante. Alla cerimonia, non poteva essere altrimenti, è seguito un brindisi a base di bollicine.
E questo è solo l’inizio. Di fontanelle di questo tipo ne verranno installate nei prossimi mesi un’altra dozzina. Poi tutto dipenderà dal successo che l’iniziativa avrà riscontrato presso la popolazione. L’intento è lo stesso che sta all’origine del fenomeno degli eco-detergenti. Anche in questo caso, infatti, c’entra la filosofia del «riuso». E come da programma (il programma di tutela ambientale) lo scopo prefisso è di combattere l’uso e l’abuso delle bottiglie di plastica. Tamponando il problema dei rifiuti, e perché no della raccolta indifferenziata, alla fonte. E abbattendo (o almeno scalfendo) l’impatto in termini ambientali del «packaging» tradizionale.
Le «eco-fontanelle» del risparmio. Dopo una fase iniziale in cui l’acqua sarà distribuita gratuitamente, serviranno 5 centesimi solamente per ricaricare una bottiglia da un litro e mezzo, purché (va da sé) la bottiglia uno se la porti da casa. Un costo che, se comparato ai prezzi praticati dalla grande distribuzione, è certamente «low». Poi, è chiaro, l’acqua del rubinetto resta ancora più conveniente e più ecologica. Ma per chi l’acqua la preferisce in bottiglia, con o senza bollicine, potrebbero presto diventare l’alternativa prediletta.
Il processo base è quello della microfiltrazione, un po’ come avviene per quegli apparecchi domestici adibiti alla potabilizzazione dell’acqua. Da qui nasce la fontanella a due marce del futuro. Ultimo capitolo, ma solo per poco, di quel filone apparentemente inesauribile che narra delle imprese dei distributori automatici. Distributori di tutto, ormai. Dai sopracitati detersivi alla spina nei supermercati all’acqua con le bollicine. Fino al latte crudo appena munto.

E poi c’è quello che a piazza di Spagna distribuisce magliette griffate, che non è né economico né eco-sostenibile ma fa comunque scena. Senza parlare poi dell’incombente distributore di pizze tonde fumanti. Addio vecchi distributori di merendine. Addio vecchi «nasoni».

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