Montesacro Presidente onlus stupra volontaria di 18 anni

L’INGANNO Alla fine di una riunione l’ha trattenuta nella sede e ha abusato di lei

Di lui si fidava ciecamente, lo vedeva come un modello da seguire, quasi come un secondo padre. Così pieno di valori, impegnato nel sociale nella sua veste di presidente di una onlus affiliata alla Protezione Civile, dove lei, appena maggiorenne, andava a dare una mano come volontaria. Giusto per rendersi utile, per cercare di trasformare il mondo in un posto migliore. Ma venerdì sera l’uomo, un 40enne, avrebbe rotto quell’incanto violentandola. Con un piano preciso, studiato nei dettagli, avrebbe distrutto la sua innocenza scaraventandola dentro a un incubo.
Si erano trattenuti fino alle 22 circa per parlare di emergenze umanitarie con tutti i membri dell’associazione che ha sede nel quartiere Montesacro e che di recente è stata in prima fila nel portare soccorso ai terremotati d’Abruzzo. Il presidente avrebbe fermato la ragazza con una scusa, una questione legata al suo ragazzo, pure lui impegnato con la onlus. Senza dare nell’occhio avrebbe chiuso porte e finestre, le avrebbe offerto una pizza e le avrebbe fatto bere tre bicchieri di Cola corretta con grappa. Poi avrebbe abusato di lei. La giovane avrebbe provato a opporre resistenza, ma lui l’avrebbe immobilizzata, come testimoniano le ecchimosi che i medici dell’ospedale San Giovanni le hanno trovato su braccia e gambe. Poi, come se nulla fosse, alle 4 del mattino l’ha riaccompagnata fino a casa. Stordita e impaurita.
La 19enne non ha raccontato nulla ai genitori ma si è sfogata con il suo ragazzo che, a sua volta, ha detto tutto al padre di lei.

Il quale è andato ad affrontare di persona lo stupratore: è nato uno scontro tra i due, poi è scattata la denuncia. I comandanti della compagnia di Montesacro, che hanno svolto tutte le indagini del caso, hanno fermato l’uomo che non ha mai smesso di affermare che la ragazza era consenziente.

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