da Roma
«Allinizio cerano due-tre battute che se Berlusconi non si è alzato e non se ne è andato, vuol dire che è un uomo di spirito»: così Enrico Montesano, che laltra sera ha avuto la sorpresa di vedere tra il pubblico del Teatro Sistina il presidente del Consiglio. Che, dopo la giornata a Montecitorio, ha assistito a sorpresa allo show dell'attore dal titolo «Noio Vulevon Savuar... Ancor».
Montesano confessa di aver temuto per un attimo la reazione di Berlusconi rispetto ad alcuni «aforismi... Ho detto Madonna! Mo s'alza e se ne va. Invece no. Ha riso, si è divertito. Un capo di governo deve anche essere pronto a questo tipo di cose. Certo, noi abbiamo fatto delle battute in maniera educata e garbata, non l'abbiamo mica offeso». Battute un po birichine? «Le battute so battute, sennò non so battute... Come so so, senno che battute so? Non ci sono battute per bene e battute per male. Non lo so come so».
Alla fine dello show il premier è andato a salutarlo in camerino, «come all'epoca hanno fatto anche il presidente D'Alema, il vicepremier Veltroni, i presidenti Pertini e Spadolini. Berlusconi mi ha detto che non era mai stato a teatro da quando fa il politico. Secondo me gli è piaciuto perché probabilmente gli avranno detto che c'è questo richiamo al vecchio varietà, un genere che gli ricorda quando ha cominciato. È stato solo un motivo artistico. Una visita di cortesia carina, gradita. Gli sono piaciute soprattutto certe canzoni di una volta. E poi abbiamo 12 ragazze, con dei costumi bellissimi, con i boa e le piume: sicuramente si è ricordato l'atmosfera della rivista di quand'era ragazzo».
Montesano ammette di essere rimasto sorpreso dall'arrivo di Berlusconi, giunto in teatro accompagnato solo dalle sue guardie del corpo: «Non lo sapevo, mi avevano detto che forse sarebbe venuto Letta».
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