da Roma
«Il governo a questo punto deve fare scelte coraggiose, necessarie e forse impopolari». Lallarme lanciato dal centrosinistra sui conti pubblici non ha spostato lagenda delle priorità di Confindustria che anche ieri a Milano il presidente, Luca Cordero di Montezemolo, ha ricordato. «I problemi - ha aggiunto - sono chiari, bisogna crescere. Lo dicono tutti».
E il primo riferimento di Montezemolo è costituito dalle Considerazioni finali del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, nelle quali si è rilevato che senza sviluppo non è possibile conseguire nemmeno il risanamento delle finanze dello Stato. Di qui la necessità di «interventi urgenti a costo zero come maggiore concorrenza e più liberalizzazioni». E soprattutto «la tassazione delle speculazioni finanziarie generando risorse per gli investimenti in infrastrutture e ricerca». Quello che appare come un segnale di disponibilità del leader degli industriali ad accettare una maggiore imposizione fiscale contiene uno stringente invito a Prodi & C. a rispettare alcune promesse fatte in campagna elettorale come il taglio degli oneri sul lavoro. «È necessario - ha precisato - un forte aumento della produttività e un miglioramento dellofferta tramite una riduzione del cuneo fiscale».
Cè poi la questione Irap sulla quale molte imprese settentrionali sono sensibili. «È una tassa ingiusta - ha detto - che cera, che cè e che resta. Di promesse ne ho sentite tante».
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