Il monumento è allo spreco più che alle vittime

Il monumento è allo spreco più che alle vittime

Un monumento dedicato alle vittime del terrorismo. Fanno centotrentamila euro. Non ci sono soldi per la benzina degli autobus, si minaccia la chiusura delle mense scolastiche ma per un monumento i fondi si trovano: lo dice una delibera della giunta comunale genovese che prevede la realizzazione di un’opera artistica dedicata alle vittime del terrorismo «che costituirebbe occasione permamente di riflessione sulle cause e sugli effetti delle azioni terroristiche che hanno caratterizzato la storia nazionale e cittadina nei decenni scorsi e un segno tangibile dell’esecrazione dell’intera città nei confronti di tali tragici avvenimenti».
Convinti dal fatto che l’unica idea per sensibilizzare i giovani sugli anni del terrorismo sia un monumento l’amministrazione di palazzo Tursi per l’ideazione del monumento ha indetto un concorso pubblico riservato agli architetti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti e della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova e che hanno come limite di spesa quello di 130mila euro dei quali centomila riferiti all’opera e trentamila che finiranno agli artisti che vinceranno il bando e si aggiudicheranno la realizzazione dell’opera. Un piccolo spreco contestualizzato rispetto al periodo che stiamo vivendo di forte crisi e tagli agli enti locali, che inseriamo nel nostro maialino per la cifra quantificata nella delibera della giunta guidata da Marta Vincenzi. Una denuncia raccolta dal consigliere comunale del Pdl Remo Viazzi: «È chiaro che non si contesta l’opera artistica in sé, nemmeno la scelta di intitolarla alle vittime del terrorismo - spiega Viazzi -.

In un momento di necessità economiche e di tagli innegabili che arriveranno con la manovra del governo certe risorse vanno destinate per esigenze più concrete. Pericle ad Atene il Partenone lo realizzò quando la città era in auge non quando la sua gente moriva di fame».

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