Cronaca locale

Monza, assaltata villa in pieno centro

Legata e minacciata la figlia del padrone di casa

Assalto in pieno centro a Monza. Ancora una rapina in un appartamento signorile della Brianza. Il tutto è avvenuto in poco meno di un’ora senza lasciare tracce se non la cassaforte vuota. L’altra notte due persone, con tutta probabilità di origine slava, approfittando dell'oscurità, hanno fatto irruzione nella lussuosa casa di Nando Cazzaniga, proprietario di una grossa concessionaria di automobili di via Azzone Visconti.
I banditi sono entrati da un lucernario. Una volta all’interno della casa di via Spalto Piodo, a due passi dal duomo di Monza, si sono recati al piano di sotto con il volto coperto da passamontagna. Lì hanno sorpreso figlia dell’imprenditore 52enne, molto conosciuto in città, che in quel momento era sola in casa. Dopo aver preso dei coltelli da cucina da un cassetto, l'hanno minacciata, legata e imbavagliata. Molto spavento per la ragazza, alla quale comunque non è stato fatto del male.
I rapinatori, una volta immobilizzata la testimone, hanno quindi forzato una cassaforte a muro, portando via circa 50mila euro in contanti. Un lavoro certosino con la fiamma ossidrica che ha dato i suoi frutti. Poi dopo aver messo in un sacco gli attrezzi utilizzati sono usciti dalla porta senza che nessuno dei vicini se ne accorgesse. La zona è centrale ed è trafficata anche a notte fonda per la presenza di molti locali. È stato il padre della ragazza, una volta rientrato, ad avvisare i carabinieri di Monza che subito si sono messi sulle tracce dei malviventi.
L'ennesimo assalto in una casa signorile della Lombardia sarebbe avvenuto con modalità molto simili a quelle della rapina ai danni del calciatore del Milan Clarence Seedorf, compiuta la scorsa settimana a Robecco sul Naviglio. Anche in occasione della rapina alla grande villa di Seedorf, circondata da una vasta area verde, i rapinatori (in quell'occasione quattro) avevano utilizzato un coltello prelevato da un cassetto della cucina per minacciare il calciatore, sua moglie e la cameriera.

Non c'era stata violenza. Molto più ingente il bottino prelevato dalla cassaforte: 110mila euro

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