Monza firma con Ecclestone fino al 2016 La Lega: «A Roma corrano con le bighe»

Monza è salva ma nel dubbio, pur di salvare il Gran Premio di formula 1, sempre meglio un’azione in più che una meno come l’emendamento presentato alla legge comunitaria 2009 da tre deputati del Carroccio in tema di inquinamento acustico. Paolo Grimoldi, Angelo Alessandri (presidente della commissione Ambiente) e Marco Desiderati si sono schierati contro l’ipotesi di un gp a Roma visto che hanno proposto che «sono vietate le gare di Formula 1 in circuiti cittadini a esclusione degli autodromi». E la commissione Politiche Ue ha dichiarato ammissibile il loro codicillo. Ha detto Grimoldi: «A Roma si facciano correre le bighe, non inquinano, non fanno rumore e sono legate alla tradizione della Capitale».
Però pesa ancora di più l’accordo siglato tra la Sias, la società che gestisce l’autodromo di Monza, e Bernie Ecclestone, gran patron del circo dei 300 all’ora, firme che sanciscono la disputa del Gran Premio d’Italia a Monza fino al 2016. Entusiasta Claudio Viganò, presidente della Sias autodromo di Monza: «È una grande vittoria. Abbiamo vinto una battaglia, perché la guerra riprenderà da subito». La guerra è contro Roma dove si confida in due prove iridate, in agosto nella capitale e a settembre a Monza. Chiaro il sindaco capitolino Alemanno: «La firma di Ecclestone, valida almeno fino al 2016, dimostra come tutte le accuse lanciate contro di noi di voler cancellare il Gran Premio d’Italia erano destituite di fondamento. Trova così piena conferma l’idea che in Italia ci possono essere due Gran Premi: Monza e Roma. L’azione della Lega è scorretta».
Non la pensa così - e in Lombardia non è il solo - il governatore Roberto Formigoni: «L’esperienza storica dimostra che due GP nello stesso Paese si danneggiano a vicenda. Stabilito che il Gran Premio d’Italia si terrà almeno fino al 2016 a Monza, chiedo la costituzione di una cabina di regia nazionale perché sui grandi eventi internazionali non si può scherzare. Dobbiamo evitare di danneggiarci a vicenda». Poi una stoccata a Roma: «Noi non organizziamo mostre del cinema alternative a Venezia come altri fanno e non possiamo tollerare che sia indebolita una delle nostre eccellenze».
Quindi il sindaco di Monza, Marco Mariani: «Per stare più tranquilli dobbiamo subito attivarci per un’ulteriore proroga almeno fino al 2021. Guai a mollare la presa perché l’ipotesi di un secondo evento a Roma è un pericolo che deve essere assolutamente scongiurato. E poi chi lo paga?».
L’opposizione a livello di consiglio provinciale, Pd e Udc, ha parlato di vetrina elettorale: «Un atto concreto da parte del centrodestra sarebbe il ritiro da parte del sindaco di Roma Alemanno, stessa area, della candidatura di Roma per la disputa di un Gp nel 2013».

Ma difficilmente avverrà tenuto conto che il presidente della provincia di Monza, Dario Allevi, ha annunciato che il patron Maurizio Flamini si dovrebbe presentare domenica 28 marzo all’autodromo monzese per partecipare a un evento sportivo con il marchi Roma Città Futura, lo stesso del Gp: «Se la notizia è vera, in maniera non istituzionale io e alcuni amici siamo pronti a stracciarli tutti».

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