Moody’s affossa le banche inglesi

Per i rating delle banche inglesi si profila il rischio della scure di Moody’s e i timori degli effetti che una raffica di downgrade potrebbe comportare si sono estesi ieri a macchia d’olio su tutto il mondo del credito. Con conseguenze immediate per i titoli del settore che, sui principali mercati europei, sono stati travolti da un’ondata di vendite.
In un rapporto diffuso ieri, Moody’s ha spiegato che l’emersione progressiva dalla crisi finanziaria, per le banche britanniche, porterà a un graduale ritiro del sostegno eccezionale di cui hanno goduto da parte delle autorità e quindi a un ritorno della situazione pre-crisi, con effetti anche sul rating di alcune istituzioni finanziarie. L’agenzia di rating ha assicurato tuttavia che ogni conseguente variazione della valutazione sarà graduale. E sempre alla delicata situazione delle banche inglesi è rivolta la preoccupazione espressa da Jonathan Pierce, analista di Crédit Suisse, secondo il quale le banche di Oltremanica potrebbero aver bisogno di ristrutturare i propri bilanci in modo massiccio con interventi del valore di 530 miliardi di sterline per far fronte ai nuovi requisiti di liquidità e di capitale. Con l’Inghilterra sempre nel mirino, inoltre, Fitch ha annunciato che il piano di riduzione del deficit messo a punto dal governo britannico è «troppo lento», dal momento che il profilo di credito del Paese si è deteriorato «fortemente» nel corso della crisi. A tutta questa serie di notizie, la reazione dei titoli bancari sui mercati è stata pressoché immediata: alla Borsa di Londra, ma di rimando anche sulle altre piazze. Tra le principali banche del Regno Unito la Royal Bank of Scotland è arrivata a perdere il 2,4% a 38,51 pence, mentre LLoyds ha lasciato sul terreno l’1,9% a 52,66 pence. E l’indice generale del settore, l’Ftse 350 Banks ha segnato un ribasso dell’1,4%.
Situazione analoga anche in Italia e in Francia dove i bancari sono stati tra i peggiori «performer» della giornata.

A Parigi ad esempio Bnp Paribas ha lasciato sul terreno l’1,5%, Société Générale ha perso addirittura il 3,1% e Crédit Agricole è scesa del 2,5%. A Milano Intesa SanPaolo e Unicredit hanno in parte contenuto di qualche frazione le perdite rispetto a metà giornata, ma comunque hanno perso rispettivamente lo 0,97% e l’1,31 per cento.

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