nostro inviato a Forte dei Marmi
Presidente, dica la verità, lei è andato a Barcellona da Laporta per chiedergli Messi...
«Mannò. Si figuri che gli ho detto che io Messi per Ibrahimovic non lo scambierei mai».
E lui?
«C'è rimasto male...».
Ma dai?
«Sì, ma Laporta è una persona simpaticissima, credo che fuori dall'Italia il reale valore di Ibrahimovic non lo conosca nessuno. E meno male. Comunque poi per tirare su di morale Laporta gli ho detto che Ibrahimovic non lo scambierei con nessun altro».
Ma Zlatan sta diventando solo un affare?
«Guardi, se fossero venuti da me e mi avessero detto che avrei pagato dodici milioni all’anno un calciatore che mi avrebbe fatto vincere tre campionati di fila, io avrei risposto: va bene».
Glieli ha fatti vincere?
«Me li ha fatti vincere».
Però il presidente del Barcellona ha detto che lei avrebbe chiesto notizie su Eto'o.
«Si figuri che io sono andato lì e non sapevo neppure i numeri di Eto'o, intendo presenze, gol, assist. No, sono andato lì per capire quanto c'era di vero su Ibrahimovic. Io e Laporta siamo amici, queste cose si fanno».
E cosa ha scoperto?
«Che su Ibrahimovic non era così motivato. Lui aveva in mente Eto'o e temeva che io glielo chiedessi».
E così adesso Branca è andato da Florentino Perez, insomma prima o poi quei due qualcuno li prende...
«Ma sa che neanche mi ricordavo più di questo viaggio di Branca? Era stato fissato da tempo, e il motivo era Maicon».
E su Maicon?
«Ma al Real Madrid dei difensori interessa quasi niente, anzi niente. Per fortuna, perché Maicon è il miglior terzino del mondo».
Ma insomma lei li vuole tenere o no?
«Da tifoso vorrei che restassero, da presidente con un bilancio da tenere d'occhio dico che se vogliono andare, se ne possono anche andare. Tenerli è controproducente. Se vuoi andartene è meglio che te ne vai».
È vero che le hanno chiesto un ritocchino per restare?
«Guardi che non ci sono loro dietro a queste cose».
Presidente lei presume sempre la buona fede...
«No, è il mio ruolo. E poi ormai so quando è il calciatore che parla o è il suo procuratore. Io non immagino Ibra e Maicon che mi vengono a dire certe cose».
Ma Ronaldo lo fece...
«Ronaldo lo fece, mi disse che se gli aumentavo lo stipendio restava all’Inter e non andava al Real Madrid».
E lei?
«Io gli ho organizzato quell’addio rocambolesco che è passato come la fuga di mezzanotte. In verità gliel'ha preparata l'Inter per evitargli il contatto con i tifosi».
Il bilancio è una cosa seria...
«Guardi il Milan, aver ceduto Kakà è significativo. Peraltro l'ho visto in televisione con la nazionale e mi sembra fortissimo, ancora più forte di prima».
Ha visto in televisione anche Balotelli?
«Un gol fantastico. Anche se mi ha lasciato senza parole quel passaggio di nuca che ha fatto a metà campo».
Poi cosa è successo?
«Mi ha mandato un sms, c'era scritto: mi scusi presidente, non ci voleva».
Era dispiaciuto?
«Moltissimo, io ho evitato di aggiungere altro e gli ho fatto i complimenti per il gol».
Lei cosa ne pensa?
«Penso che Mario sia una persona intelligentissima e sensibilissima. E poi anche un talento straordinario».
I tifosi pensano che se anche se ne vanno Maicon e Ibra ci sono Mario e Santon...
«Loro sono due fenomeni».
Ma si può fare la Champions con due ragazzi?
«Questo me lo deve dire Mourinho. Io per vincere la Champions ho preso l'attaccante più forte, il terzino più forte e l'allenatore più forte».
José li vuole tutti in riga il giorno del raduno, e se poi Ibra ricomincia a dire che sta male non è meglio andare subito su delle alternative?
«Intanto vediamo cosa succede».
Ma non deve andare da Florentino Perez?
«Non ne sapevo niente... Ho letto. Ma guardi, io sono molto tranquillo, non credo che ci sia una situazione tale da allarmarmi».
Intanto punta a Benzema?
«Senza rimetterci dei quattrini».
E Cassano? C'è uno strano silenzio attorno a questo giocatore, cosa state tramando?
«Voi siete simpatici, ma mi creda, José vuole gente grande e grossa, lui la pensa così. Su Cassano non c'è assolutamente niente, pur essendo un giocatore che sia io che Mourinho stimiamo tantissimo. Un grande giocatore».
Presidente, lei è veramente molto rilassato, forse troppo, qualcosa ha in mente, dica la verità...
«No, io credo che stiamo andando bene, la squadra è forte, ci riproviamo anche quest'anno, non c'è motivo per sentirci in ritardo. E poi ci sono cose ben più gravi».
Si riferisce alla tragedia in Sardegna alla Saras?
«Certo, ci penso spesso».
Questo le ha impedito di seguire l'Inter come avrebbe voluto?
«Il mondo è questo, bisogna sempre guardare avanti con la giusta sensibilità».
Quindi vendere Ibrahimovic e Maicon?
«Se qualcuno li vuole si conosce il loro prezzo».
Ma lei cosa dice, restano?
«Li darei all'Inter al 50 per cento. Sia l'uno che l'altro».
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