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Moratti resuscita il ticket, Formigoni lo sotterra

Anche la Provincia dà la sua ricetta anti smog: un eco indennizzo da fare pagare agli automobilisti ai caselli d’ingresso a Milano

(...) ad un comportamento virtuoso. Conditio sine qua non per un’amministrazione che «a cuore la tutela dei cittadini» in una città dove «l’organizzazione mondiale della sanità indica che i milanesi hanno un’aspettativa di vita di un anno inferiore alla media europea».
E mentre Palazzo Marino scopre la «tariffazione», la Provincia di Milano vagheggia di «eco-indennizzo» ovvero di «un sovrapprezzo che gli automobilisti dovranno pagare nei caselli d’ingresso di Milano, dove c’è una quota notevole di traffico che attraversa l’area metropolitana milanese ma non ha alcuna relazione con essa» fa sapere il presidente Filippo Penati. Che, calcolatrice alla mano, rassicura: «Poche decine di centesimi per ogni automezzo» e, oplà, «si ricavano risorse da investire totalmente nel trasporto pubblico».
Tassa di scopo che, aggiunge l’inquilino di Palazzo Isimbardi, si potrebbe pure raccattare anche attraverso «le tasse aeroportuali, visto che pure gli aerei sono una grande fonte di inquinamento». Altro «sovrapprezzo» che, sostiene Penati, è però potestà della Regione Lombardia. Anzi, rivela, «quest’ipotesi è già contenuta in un dpl della Regione, che così si finanzia il sistema dei parchi».
Roberto Formigoni scuote la testa, la Regione si sa non ci sta a mettere tasse sulle spalle dei lombardi come vorrebbero invece Comune e Provincia e, quindi, più concretamente, Formigoni, si limita a garantire che, nella cabina di regia, «prenderemo in considerazione tutte le forme possibili di lotta allo smog, compresi incentivi e disincentivi» sapendo che «la logica fondamentale è quella di mettere a disposizione più mezzi pubblici di trasporto» e che, quindi, «in corrispondenza di più mezzi pubblici, ci saranno certamente disincentivi all’uso dei mezzi privati».
E sul fronte bus «sia all’interno della città di Milano sia per i tragitti dai Comuni esterni verso il capoluogo», Formigoni, spiega che «la regione sta spremendo fondi per l’acquisto di nuovi bus a metano o ecologici e di aver chiesto a Comune e Provincia lo stesso sforzo». Ma, attenzione, ricorda Formigoni «occorre lavorare anche ad un cambiamento della mentalità nei cittadini», quelli che «hanno l’abitudine ad utilizzare l’auto anche nei piccoli tratti».
Passaggi fondamentali che, sempre secondo il Governatore, vanno accompagnati ad un divieto: quello «al divieto della vendita e della circolazione dei veicoli più inquinanti» e la Regione «è pronto a questo passo straordinario che però alle regioni a statuto ordinario non è concesso» ovvero per togliere dalla circolazione i mezzi ad alta emissione di polveri sottili serve una concessione al Pirellone di pareri straordinari.
Intanto, prepariamoci a nuovi blocchi del traffico «laddove si rendessero indispensabili», conclude Formigoni, dopo quello domenicale che «ha prodotto una significativa diminuzione di Pm10». Blocchi che «insieme ad altre misure prese, come le targhe alterne», commenta il sindaco Moratti, «non hanno dato i risultati sperati».

E le centraline dell’Arpa confermano, ieri i livelli di Pm10 erano (quota 85 mg/mc) ancora sopra la soglia. La battaglia anti-smog continua, «con i dati di Milano non si scherza» chiosa Letizia Moratti. E su questo tutti, nessuno escluso, sono d’accordo.

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