Moratti sta cercando tutte le strade per arrivare a Messi

Real e Chelsea per scaricare i loro guai sull’Italia «offrono» Cassano e Ronaldo al Milan, Mourinho all’Inter

Se il diciannovenne Lionel Messi, argentino di Santa Fè in forza al Barcellona, non fugge fra le braccia dell’Inter, Massimo Moratti è pronto a trovargli i buoni motivi per farlo: 7 milioni di euro a stagione per almeno cinque campionati, più opzioni varie. Il procuratore Ernesto Bronzetti assicura che i contatti con il Barcellona non ci sono stati, ma con il procuratore del giocatore sono ben avviati. Moratti sarebbe pronto all’estremo sacrificio, e cioè pagare la somma necessaria per liberarlo dettata dalla clausola rescissoria sul contratto di Messi, 150 milioni di euro. L’unica contropartita percorribile sarebbe Adriano, 40 milioni di euro, da girare ai blaugrana per rendere meno pesante l’acquisto dell’erede di Maradona. Si parla in proiezione, al momento il mercato offre solo chiasso che arriva da lontano. Il quotidiano madrileno As ha rivelato che il Real Madrid, terzo nella Liga dietro a Siviglia e Barcellona, sperava nel Milan per risolvere in un colpo solo i suoi due principali problemi. Una settimana prima di Natale, facendolo passare come atto di bontà, avrebbe offerto ai rossoneri Ronaldo e Cassano, ricevendo però un rimbalzo immediato che lo ha fatto tornare alla prima casella senza neppure passare dal via. In realtà la notizia è che Ronaldo e Cassano siano ormai ufficialmente due problemi per la Casa Blanca, o meglio per Fabio Capello.
È molto probabile che il Real si sia rivolto al Milan per trovare la soluzione finale, non senza un secondo scopo: Kakà. «Se cercate una punta, ecco il meglio», avrebbe spiegato Predrag Mijatovic ad Adriano Galliani che per altro non ha mai confermato alcun contatto con chi sta tentando con ogni mezzo di aprire un tavolo che gli avvicini Kakà.
Comunque sia tutto questo è bellissimo: non siamo noi a tampinare e a fare agguati nei corridoi. Il mercato di gennaio vive sulle malefatte delle grandi scontente d’Europa, Chelsea compreso, a sei punti dal Manchester United dopo 22 giornate di Premier league. Se l’avventura di Andryi Shevchenko acquista sempre più i contorni di una tragedia, altrettanto succede per José Mourinho e Michael Ballack, praticamente invisi, come Sheva, al resto della squadra. E a chi ha pensato Roman Abramovich per risolvere i suoi guai? All’Italia, naturalmente. L’allenatore più simpatico d’Europa nella prossima stagione potrebbe approdare alla Juventus, all’Inter o alla Roma, tre club che al momento sembrano fra i più fermi per quanto concerne la loro panchina. A scriverlo è l’autorevole Times e se il tono austero usato nel riportare queste notizie non richiedesse adeguato riguardo, verrebbe voglia di pensare che all’estero stiano cercando di crearci problemi. Abramovich avrebbe già in mente un piano ben congeniato per liberarsi di Mourinho e arrivare a Guus Hiddink, attuale ct della nazionale russa, con l’allenatore olandese che ha subito fatto sapere al presidente del Chelsea di sentirsi molto lusingato delle attenzioni. E non è tutto, adesso è il momento anche del tedesco Ballack arrivato dal Bayern a parametro zero. I compagni di squadra accusano il capitano della nazionale tedesca di scarso rendimento e il fatto che Mourinho lo difenda, come con Sheva, ha fatto lievitare i malumori. Il Sunday Times ha scritto che l’attaccante ivoriano Didier Drogba e il centrocampista francese Claude Makelele sono stati bloccati prima di un pericoloso scontro con Mourinho sulla scarsa forma di Ballack. A chi può interessare, a gennaio, il cartellino di Cassano e Ronaldo inutilizzabili in Champions? A chi può interessare l’ingaggio di Mourinho che guadagna 7,5 milioni di euro l’anno e per accettare una panchina chiede almeno sette calciatori? I guai di Real e Chelsea sono veri, gli intrighi con l’Italia bufale.
Qui il mercato viaggia su binari meno astrusi, per esempio il braccio di ferro di Lotito con via Turati. Il Milan ha intrapreso una strada e non intende abbandonarla: 6 milioni di euro più la metà restante del cartellino di Pasquale Foggia.

Al 31 di gennaio il presidente della Lazio finirà per accettare, al massimo potrà spuntare il prestito di Lino Marzoratti, un elemento sul quale il Milan punta ad occhi chiusi ed è intenzionato a inserirlo nella rosa della prima squadra fin dalla prossima stagione, nessuna possibilità di avere la metà del suo cartellino.

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