Cultura e Spettacoli

MORELLI ALLA RICERCA DEL PANORAMA

Chiambretti o Fazio o perfino nonna Carrà. O chissacchì. Alla Rai si strappano i capelli per trovare un clone di Bonolis che distribuisca i pacchi dopo il Tg1 e non vedono che l’uomo giusto è lì, a portata di voce. Certo, non è della scuderia di Viale Mazzini, ma anche il corteggiatissimo Bisio è un big della concorrenza. Esattamente come il professor Raffaele Morelli. Sì, proprio lui, lo stimato psicoterapeuta, direttore dell’autorevole rivista Riza, il cui ultimo numero, casualmente mostrato a tutto video, ha un titolo illuminante: Perché è importante comunicare. Sottotitolo Capire e farsi capire. Ormai intimo dei frequentatori di Tutte le mattine di Canale 5, Morelli distribuisce senza risparmio vagonate di saggezza. Non c’è argomento che lo colga impreparato di fronte agli angosciati spettatori di Maurizio Costanzo. Martedì: cosa pensa dei padri in fuga? «Vede quando c’è la fuga è perché in qualche luogo viene minata l’identità. È rimasto un retaggio di identità». Esemplare. Mercoledì: perché i mariti sbroccano? «I matrimoni vanno in crisi per permettere alla coppia di vivere dimensioni più ampie, perché la coppia cambi. Andar fuori di testa fa bene alla salute». Freud gli fa un baffo. Cos’è l’amore? «Il cervello è una struttura caotica: attraverso il caos ricomincia sempre da capo. Quindi anche nell’amore l’innovazione è molto importante. Se c’è una parola che non bisogna usare vicino alla parola amore, è la parola futuro, tempo. Perché l’amore non appartiene al tempo, e appartiene agli stati più profondi del cervello, dove assolutamente il futuro non c’è. Ecco perché gli amori falliscono, perché noi non andiamo incontro agli amori per farci trasmutare, ma per guidarli». Bravo! E l’eros? «A un certo punto del desiderio, ci accorgiamo che tutto questo assume un’altra valenza. In qualche modo ci perdiamo in un senso che ha il valore dell’infinito, dell’ineffabile, dell’indicibile». Poffarbacco.
Giovedì: lei si diverte o si annoia? «Dentro di me, di noi, c’è qualcosa che sorride sempre. La noia è uno degli spazi più creativi del cervello. Quindi la noia spesso va cercata, perché è un modo per azzerare il cervello, cioè per dire, via i pensieri, via i progetti, via gli schemi, via tutto». Morelli escluso, s’intende.
Venerdì: «Una puntata di ponte» annuncia Costanzo, sibillino. Ma ci vuol altro per depistare Morelli: «La mente del bambino non è una mente motivante e motivata. C’è un momento della vita in cui dobbiamo chiederci: che pianta sono, dove devo andare». Che per finire in bellezza la settimana si trasforma in guida turistica: «Anziché metterti in coda ai caselli, accogli il tuo panorama. Non c’è panorama migliore di quello che c’è dentro di te». Ultimo consiglio: «Se vuoi ridere per davvero devi avere vicino un bambino».

O il professor Morelli.

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