Al museo di Palazzo Tè, a Mantova, è in esposizione fino al 10 gennaio la tela restaurata «La morte di Raffaello» di Felice Schiavoni (1803-1881), proveniente dal Museo Carskoe Selo della città di Pushkin. Il meticoloso lavoro di restauro, effettuato da specialisti russi per volontà dellistituzione mantovana, coincide con la ricorrenza di una data significativa: commissionata da parte del futuro Imperatore di tutte le Russie Alessandro II (1818-1881) nel 1841, lopera viene conclusa nel 1859, anno in cui viene spedita a San Pietroburgo e subito collocata nel Palazzo di Caterina, residenza estiva degli zar. Oggi, a distanza di centocinquanta anni, il quadro La morte di Raffaello fa ritorno in Italia, e si colloca al centro di un evento espositivo organizzato dal Centro Internazionale dArte e di Cultura di Palazzo Te con il sostegno del Comune di Mantova e Museo Civico di Palazzo Te e la collaborazione di Museo Carskoe Selo della città di Pushkin. Contemporaneamente viene esposta una serie di circa cinquanta disegni di architettura del mantovano Silvio Dagnini, al servizio della corte dellultimo zar di Russia Nicola II. Anche i progetti autografi provengono dal Museo Carskoe Selo.
Felice Schiavoni formatosi nella bottega del padre Natale (1777-1858), già al servizio della casa regnante russa e di altre Corti è conosciuto come il Raffaello veneziano e nel 1860 viene nominato cavaliere e membro dellordine di San Stanislao di III classe dallimperatore russo Alessandro II.
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