Morti e suicidi: è il Natale della solitudine

INCIDENTE In una casa di riposo una ultracentenaria non è sopravvissuta a una caduta dalle scale

Natale non è solo «tanti auguri», luci, regali, neve e sci, ma anche solitudine e disperazione. Banale dirlo, certo. Meno, se il giorno di Santo Stefano nei mattinali di polizia e carabinieri si legge di un suicida di 49 anni, di una diciottenne salvata in extremis, di due pensionati sui 70 anni, morti e scoperti dopo un paio di settimane.
Non aveva una vita facile il parrucchiere di 49 anni che si è tolto la vita sparandosi in testa proprio il giorno di Natale sulla «montagnetta di San Siro». L’ha scoperto un «runner» incallito che anche il 25 mattina non ha rinunciato alla sua corsetta mattutina. Grazie a due biglietti d’addio trovati in tasca, la polizia ha ricostruito la sua vicenda: non andava d’accordo con i famigliari, forse anche perché da 8 anni conviveva con un transessuale brasiliano. Una situazione che l’ha schiacciato. Archiviato alla voce «dissapori famigliari» anche il tentato suicidio di una ragazza di 18 anni. Proprio i rapporti tesi con i genitori l’avevano convinta a trovare una casa da dividere con un’amica. L’altro giorno la ragazza ha ingerito farmaci vari e mezzo flacone di sapone liquido. L’amica l’ha trovata a terra che si torceva dal dolore e ha chiamato il 118. Una corsa in ospedale, un bella lavanda gastrica e la ragazza ora, almeno fisicamente, sta bene.
Valerio B., 69 anni non si era mai sposato e uno dopo l’altro aveva perso i parenti più stretti. Ultimamente non stava bene, soffriva un po’ di tutto, dal diabete all’ipertensione. Il 24 dicembre è stato ritrovato nel suo appartamento di viale Certosa, morto da circa un paio di settimane. La vicina, non vedendolo da tempo e sentendo un odore asfissiante provenire dalla sua casa, ha dato l’allarme. L’hanno trovato in pigiama a letto: probabilmente è morto nel sonno. Solo dopo lunghe ricerche è stato rintracciato l’unico parente rimastogli: il marito di una sua cugina.
Luigi C., 67 anni, invece soffriva di disturbi psicologici. Da 14 anni era in cura. Ma quando gli assistenti per giorni non l’hanno visto hanno cominciato a preoccuparsi e alla vigilia di Natale hanno deciso di avvertire i carabinieri.

Il cadavere dell’uomo è stato scoperto nella sua abitazione, in una palazzina dell’Aler in via Ricciarelli: era per terra nel corridoio, tra immondizia, sacchi pieni di carta, e così tanto disordine che non è stato possibile nemmeno trovare un documento di identità. Come non è stato possibile avvertire alcun familiare. Infine è morta cadendo dalle scale la nonna della Valtellina: Germana Balmas aveva 104 anni ed era ospite della casa di riposo di Tirano.

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