È morto l’attore Tom Bosley padre di Richie in «Happy Days»

Era il «ferramenta» più famoso del mondo, un adepto della «Loggia del Leopardo» e soprattutto l’uomo che col suo inattaccabile buonsenso metteva un freno alle sparate di Fonzie e ai sogni rock’n’roll del figlio Richie Cunningham e dei suoi amici Potsie e Ralph. Tutti lo conoscono come Howard Cunningham, una delle caratterizzazioni più efficaci del serial Happy Days ma Tom Bosley - scomparso ieri a 83 anni nella sua villa di Palm Spring in California per un’infezione - era un attore di lungo corso e di grande versatilità. In Happy Days papà Cunningham, coi suoi consigli e le sue battute, era il prototipo di quei padri americani conservatori e un po’ bigotti ma al tempo stesso aperti alla rivoluzione giovanile. Solo la (finta) svampita moglie Marion lo mette sotto con battute al tempo stesso candide e taglienti; per il resto il suo faccione pacioso tiene a bada persino il ribelle machismo di Fonzie.
Nei serial televisivi si faceva ricordare anche quando non era protagonista. Nella popolarissima serie La signora in giallo è stato a lungo a fianco della scrittrice ficcanaso Jessica Fletcher (Angela Lansbury) nei panni dello sceriffo Amos Tupper, molto ben caratterizzato come tutore della legge di una cittadina del Maine. Tra i ruoli che lo hanno visto da protagonista i film tv I racconti di padre Dowling (ancora oggi in onda su Hallmark) dove interpreta un prete-investigatore sulle orme di Padre Brown, ma Bosley ha lavorato anche in Marcus Welby (progenitore di Dr House) e nel mitico (per gli americani) episodio pilota di Night Gallery diretto da Steven Spielberg e con protagonista Joan Crawford.
Bosley debuttò alla grande nel musical nel 1959, vincendo un Tony Award (l’Oscar del teatro) con il musical Fiorello dedicato al tre volte sindaco di New York Fiorello La Guardia, e nonostante il grande successo televisivo non abbandonò mai il teatro. Nel 1994 ad esempio ha ricoperto il ruolo di Maurice nel musical broadwayano La bella e la bestia ma la sua carriera non si è mai interrotta.

Nel 2008 ha girato - sempre per Hallmark - il film tv Charlie & Me e pochi mesi fa era tornato in teatro al fianco di Jennifer Lopez in The Backup Plan, anche se il suo fisico era già indebolito e minato dall’infezione virale che lo ha portato via ai suoi affezionati spettatori - soprattutto giovani - che nel pazzo mondo dell’«american graffiti» ricorderanno sempre la pacata saggezza di Howard Cunningham.

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