Morto Lem, l’autore di «Solaris»

Stanislaw Lem, l’autore di fantascienza polacco noto per il romanzo-culto Solaris, è morto ieri a Cracovia, all’età di 84 anni. Nato nel 1921 a Lwow in Polonia (oggi Lviv, Ucraina) Lem si laureò in medicina e successivamente si dedicò a biologia, filosofia e cibernetica: studi che si riflettono nella sua narrativa, grazie alla quale è divenuto l’autore di fantascienza non di lingua inglese di maggior successo negli ultimi cinquant’anni. Nel 1951 pubblica il suo primo romanzo avveniristico, Astronauci. Seguono Oblok Magellana (1955, descrizione della vita di bordo di un’astronave di dimensioni colossali), Powrót z Gwiazd (1961, storia di un astronauta che torna su una Terra del futuro il cui sistema di vita è fondato sull’edonismo), e varie raccolte di racconti. La fama di Lem è tuttavia legata soprattutto ai romanzi Eden (1959) e Solaris (1961). Portati entrambi sullo schermo (Solaris, firmato dal regista Andrej Tarkovskij, fu premiato al Festival di Cannes del 1971 e venne accolto come la risposta sovietica a 2001. Odissea nelle spazio di Stanley Kubrick; di recente è stato riproposto con George Clooney come protagonista), che sono complesse allegorie filosofiche e sociopolitiche. Nel 1987 Lem aveva comunicato la sua intenzione di voler concludere la propria carriera di romanziere per scrivere soltanto saggi e articoli. È stato probabilmente lo scrittore più importante di fantascienza non-angloamericana dopo il 1945 (i suoi libri sono stati tradotti in circa 40 lingue ed hanno venduto più di 27 milione di copie).

Quasi tutta la sua produzione è stata tradotta in italiano, in particolare da Mondadori (Solaris è stato presentato in edizione critica con prefazione di Gianfranco de Turris), Nord e Marcos y Marcos. Fra gli ultimi titoli pubblicati, Fiabe per Robot, La Cyberiade, Il congresso di futurologia, Memorie di un viaggiatore spaziale.

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