Morto Nicheli il «cumenda» dei Vanzina

da Desenzano del Garda

L’attore Guido Nicheli è morto ieri all’ospedale di Desenzano del Garda per un ictus. Stempiato al punto giusto, aitante, con i suoi bei baffi folti, era celebre come «il Zampetti», il cummenda milanese per antonomasia, commerciante di salumi, personaggio che ha fatto la fortuna di Nicheli e assieme lo ha imprigionato in uno stereotipo di successo popolare, con persino dei fans club.
Nicheli infatti, conosciuto anche come comico col nomignolo di Dogui, è attore per passione, sin da quando recitava continuando a fare l’odontotecnico col cugino dentista, nello studio del quale un giorno lo chiama Enrico Vanzina per proporgli quel personaggio, che al regista pareva fatto per lui. I Vanzina lo vollero nella serie tv dei Ragazzi della III C, tre edizioni a fine anni ottanta. Da allora per «Il Zampetti» è una serie di commedie all’italiana, dalle varie «Vacanze» sempre dei fratelli Vanzina sino a Paolo Villaggio (Fantozzi 2000 - La clonazione), mentre prima dell’exploit televisivo aveva partecipato a Una vacanza bestiale come a Eccezzziunale... veramente, Viuuulentemente mia, per arrivare a Sapore di mare.


Nicheli amava il suo cummenda, e lo recitava con gusto, ma teneva anche a ricordare Lo scemo di guerra di Dino Risi, suo unico ruolo drammatico (in cui tra l’altro è doppiato in siciliano), grazie al quale andò anche al Festival di Cannes.

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