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Morto Rafferty il maledetto che ha lanciato «Baker Street»

«Ha intenzione di smettere con l’alcol e con le avventure di una notte/e allora si sistemerà in qualche cittadina tranquilla e dimenticherà tutto». A volte i testi delle canzoni riflettono sogni disillusi. Così Gerry Rafferty, nel suo megasuccesso Baker Street, ha cercato di esorcizzare l’alcolismo che ha segnato la sua vita e lo ha ucciso a 63 anni. Cantautore scozzese dalla vena autarchica, Rafferty ha sprecato il suo talento in una lunga battaglia con l’alcol. La stoffa d’artista c’era, e lo ha portato dai primi passi sotto il metro londinese alla guida degli Stealers Wheel alla vetta delle classifiche. Pochi d’acchito ricordano Baker Street, ma il breve e caldo riff di sax che la apre lo conoscono tutti, e ha portato questo brano soft rock in vetta alle hit parade mondiali e nella colonna sonora di Will Hunting - Genio ribelle (lo scorso ottobre il brano ha superato i 5 milioni di passaggi radiofonici nel mondo)e City to City, l’album del ’78 in cui era contenuto, è stato un bestseller. Il suo rapporto col successo non si è concluso lì. Album come Night Owl ( con la collaborazione del mago del folk inglese Richard Thompson) son diventati classici e Stuck In the Middle With You è stata scelta da Quentin Tarantino per le scene di Le iene. Una carriera ricca di soddisfazione e di denaro (con Baker Street Rafferty intascava circa 100mila sterline l’anno), ma quel brutto vizio (ereditato dal padre, un minatore-ubriacone che morì quando Gerry aveva 16 anni) gli ha fatto perdere l’ispirazione.

Ha lottato per vincere la dipendenza, forse ci era anche riuscito e l’anno scorso ha pubblicato Life Goes On, con sei inediti e alcuni classici, ma non se n’è accorto nessuno. Ora stava da solo nel sud dell’Inghilterra; il suo manager aveva annunciato che «stava bene ed era pronto al ritorno», ma il suo fegato dopo vent’anni di battaglie l’ha definitivamente mollato.

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