Luciana Baldrighi
Mosca è uno dei più straordinari laboratori della realtà urbana contemporanea e lo racconta larchitetto e fotografo Luigi Filetici nella mostra MockbaXXI che si terrà alla Triennale di via Alemagna fino al 12 giugno. La rassegna ha avuto come tappa precedente il prestigioso Museo Statale di Architettura di Mosca. La mostra fotografica di grandi dimensioni, a cura di Luigi Filetici e Umberto Zanetti, è basata sulla trasformazione urbana della grande metropoli moscovita.
Lesposizione si colloca allinterno di un importante progetto multidisciplinare «Stagione Italiana in Russia», promosso dal Ministero degli affari Esteri e allinterno della «Festa dellArchitettura» organizzata dalla Triennale.
Con un minuzioso lavoro filologico, la mostra racconta una sorta di avventura visiva attraverso le architetture che hanno caratterizzato il panorama della capitale della Russia delle avanguardie degli anni Venti fino ai nostri giorni. In un presente dinamico e allo stesso tempo dai tratti antichi, le immagini della città si susseguono gravide dei mutamenti storici passati e presenti, conducendo lo spettatore in un viaggio affascinante e inedito.
Mosca, considerata città alla frontiera dEuropa, rivela tratti originali e sfuggenti già al primo impatto. Una capacità dellautore di cogliere quelle realtà che riguardano la sfera sociale, politica, territoriale, urbana e architettonica racchiusa in quindici anni dalla fine dellUrss e dalla caduta del comunismo: la città palcoscenico di mutamenti che non hanno confronti nellattuale panorama internazionale, sembra essersi prestata come una diva alla fine della sua carriera, che nulla nasconde, anzi che tutto offre come ricordo.
In bianco e nero, le grandi fotografie raccontano lo straordinario periodo costruttivista, la monumentale e austera epoca stalinista, limpulso costruttivo e il tentativo di una ricostruzione sul piano sociale di Krushev, fino allattuale architettura controversa dei centri commerciali e delle grandi boutique ricche di griffe europee.
Le immagini della mostra «MockbaXXI» sono accompagnate da un filmato creato appositamente per narrare il dinamismo, quell'incessante andirivieni di masse di popolazione, la mobilità, il ritmo e lumore di questo popolo che guarda verso il futuro ancora incredulo.
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