La singolarità e il fascino del barocco ligure insieme nella mostra dei fratelli «Bartolomeo e Domenico Guidobono. Opere da collezioni private», in programma da oggi fino al 12 dicembre a Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova. Al primo piano nobile dellantica dimora genovese (via Garibaldi 7), proprio negli ambienti affrescati da Strozzi, per la prima volta sono stati raccolti ed esposti 18 tra i dipinti più significativi dei due artisti savonesi, entrambi portavoce del barocco ligure. Provenienti da collezioni private soprattutto liguri ma anche da Milano, Bologna e Parigi, i dipinti selezionati da Mary Newcome Schleier - la storica americana, studiosa dell'arte genovese e barocca a cui si deve il ritrovamento degli inediti affreschi dello Strozzi - mostrano di soggetti a tema biblico e paesaggi animati da figure incantate di Bartolomeo, noto anche come il «prete di Savona» (1654-1709), e le nature morte del più giovane Domenico (1668-1746). L'esposizione, promossa dall'associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, insieme al Fondo Ambientale Italiano-Liguria (Fai) e in collaborazione con i Musei di Strada Nuova, di Palazzo Reale e dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, diventa dunque un prezioso contributo al percorso dei due artisti, sicuramente noti, ma ancora in attesa di tutti i dovuti riconoscimenti. «Sono presenti dipinti noti affiancati da altri di recente inserimento nel repertorio - commenta la curatrice -. Anche se contenuta nel numero delle opere, la rassegna offre comunque una esauriente panoramica delle scelte e dell'articolata attività dei due fratelli». Particolare soddisfazione per l'iniziativa, è espressa anche dal Fai: «Palazzo Lomellino, si conferma ancora una volta un importante polo culturale - dichiara Domenico Domingo Tonini membro della consulta regionale ligure del Fai. Abbiamo promosso l'evento, perché il nostro impegno è legato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale, che si traduce anche in approfondimento e studio di maestri della scultura e della pittura legati al territorio.
Guardiamo con interesse, grazie ai nostri volontari, a tutto ciò che è bene culturale». La mostra resta aperta da martedì a venerdì (dalle 15 alle 18) e il sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18. Per informazioni 335.7327229; 010.5957060- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.